“Se si considera che sono passati oltre 15 anni dal suo ritrovamento ed, ancora, si discute sulla contesa, mi pare d’obbligo un appello per ricordare il vero valore dell’iniziativa – dichiara l’onorevole Paolo Ruggirello in merito alla collocazione della nave romana ritrovata nelle acque di Marausa e destinata, non senza polemiche, al museo Baglio Anselmi di Marsala.
“La proposta di musealizzazione della nave – prosegue il deputato regionale – presso il Baglio Anselmi di Marsala è stata da me avanzata, per tempo e isolatamente, in seguito ad un confronto con l’assessorato regionale di riferimento in quanto unica reale location per consentire la fruizione dell’antico reperto“.
“Tutto il territorio di Trapani offre un percorso ricco e completo ai turisti che giungono nella Sicilia Occidentale ed oggi quello che conta è offrire la fruizione di un altro importante reperto”.
In occasione del dibattito che si è aperto fra le due città, Ruggirello lancia una sfida al Sindaco Vito Damiano nell’intento di “metterlo alla prova sui reali interessi di sviluppo e di valorizzazione della frazione trapanese”, offrendo la disponibilità del proprio lotto di terreno, in cui sorgeva la casa abusiva da lui stesso abbattuta che oggi possiede destinazione di info point culturale pubblico o privato. L’area nella disponibilità di Ruggirello rappresenterebbe “una collocazione definitiva ed immediata del reperto marino se la volontà amministrativa vuole raggiungere l’obiettivo di valorizzazione del paesaggio, con un intervento immediatamente realizzabile, senza attendere il piano regolatore”.
“La nave romana può rappresentare il punto di partenza di un piano di sviluppo della fascia costiera trapanese, che interessa le frazioni di Salinagrande e Marausa, con interventi mirati che il comune può fare. Il Sindaco Damiano ha più volte parlato di grande attenzione verso queste aree e oggi si presenta l’occasione per dimostrarlo. – dice Ruggirello, ricordando anche l’importanza di quest’area in quanto baricentrica fra due zone di riserva: lo Stagnone da un lato, le Saline dall’altro. “Marausa potrebbe essere l’anello di congiunzione di questa fascia costiera, lungo la quale, inoltre, sono previsti una serie di parchi che diventerebbero operativi con il piano regolatore. La trasformazione di questa frazione, che oggi rappresenta un buco nero, è a portata di mano”.
“In virtù della riforma delle provincie – conclude – è opportuno cominciare a ragionare in un’ottica di unione e completezza dell’ex territorio provinciale, superando campanilismo e interessi personali”.