Marsala, Michele Milazzo: “la scelta di modificare la raccolta della differenziata ad Amabilina sarà un fallimento”

Gaspare De Blasi

Marsala, Michele Milazzo: “la scelta di modificare la raccolta della differenziata ad Amabilina sarà un fallimento”

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martedì 30 Luglio 2024 - 06:37

Parla l’ex assessore che indica soluzioni e racconta di fallimenti da non ripetere.

Michele Milazzo, avvocato. più volte amministratore del comune di Marsala dove è arrivato a ricoprire anche la carica di vice sindaco. Si è occupato spesso tra le deleghe che ha ricevuto da due sindaci diversi dai quali è stato chiamato in Giunta (Carini e Grillo), di servizi e in modo particolare della raccolta differenziata della spazzatura.

In questi giorni nel settore “tiene banco” la decisione del primo cittadino lilibetano di posizionare dei grossi cassonetti nel quartiere popolare di Amabilina che in pratica sostituiranno la raccolta porta a porta. Lei che idea si è fatta?

“Intanto sono esperimenti che sono già stati fatti e che sono risultati fallimentari oltre che costosi. Quando io ero assessore abbiamo collocato delle discariche mobili ma il risultato non è stato soddisfacente. Con questo tipo di atteggiamenti si considerano i cittadini di quella zona come fossero di serie B. La raccolta differenziata è anche una conquista sociale e morale oltre che ecologica. Occorreva lavorare per un progetto che avevamo già messo in cantiere prima della decisione di Grillo di modificare la giunta”.

Di che cosa si trattava?

Marsala, se mi si passa il termine, sono 5/6 città in una, con zone e caratteristiche diverse. Poi nel contratto stipulato a suo tempo erano previste alcune zone di raccolta differenziata fisse come quella del salato per intenderci. Le famose isole ecologiche. Dovevano essere sotto il controllo di personale e non certamente discariche abbandonate. Avevamo chiesto al settore “servizi sociali” diretto allora da Valentina Piraino di coinvolgere personale che percepiva indennità economiche previste dalle leggi dello stato per indirizzarle verso questo tipo di servizio. Era una decisione che avrebbe portato verso l’obbligo contrattuale di creare almeno una isola ecologica ad Amabilina. Invece vedo che si stanno facendo delle scelte sbagliate. Sono convinto che a breve altre realtà simili (il quartiere di via Istria per esempio) vi saranno collocati i grandi cassonetti e anche in questo caso si andrà verso l’abolizione del porta a porta”.

Il settore si occupa anche della pulizia delle strade specialmente quelle del centro….

“Che appaiono sempre più sporche. Non è possibile che nel giro di pochi anni si è passati dai controlli notturni da parte del personale del comando dei vigili urbani dove era previsto il passaggio delle spazzatrici, al nulla. Mi spiego meglio: i cittadini debbono comprendere che una macchina che pulisce la strada dove abitano è una necessità. Invece dopo un buon rodaggio adesso tutti hanno ricominciato a parcheggiare le vetture anche nelle sere indicate. Mentre tutto ciò accade e si incentiva, il comune non provvede a sanzionare i trasgressori con il risultato che gli automezzi che dovrebbero pulire le strade fanno delle vere e proprie gimcane”.

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