A un anno dall’incendio il Tempio di Segesta esorcizza con un videomapping sul Fuoco

redazione

A un anno dall’incendio il Tempio di Segesta esorcizza con un videomapping sul Fuoco

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mercoledì 03 Luglio 2024 - 12:23

Le colonne del Tempio Dorico di Segesta emergono dalle fiamme, ma è un fuoco buono, una sferzata di vita e bellezza. Quale miglior modo di esorcizzare il ricordo del devastante incendio dello scorso anno, se non quello di immergere il tempio (che si salvò miracolosamente per pochi metri) in un mare di immagini? Così PHOS, il fuoco diventa racconto, cerca nel mito la sua ragion d’essere, ritrova il Titano Prometeo che lo volle consegnare agli uomini come strumento di vita e ingegno, per elevarli da bestie a comunità. Ma quando il rapporto si rompe, e la Natura viene dimenticata, l’uomo non riconosce più i suoi limiti: come Fetonte, perde il controllo ed è la sua rovina.

Se si gira attorno lo sguardo, la macchia mediterranea di Segesta è ancora nera qua e là, ma il verde sta rinascendo: e questo spettacolo straordinario – che ha debuttato nel Tempio che di notte è già da solo una visione – tratta con reverenza il monumento immergendolo in videomapping immersivo e, per la prima volta, narrativo, con l’attore Dario Muratore che diventa personaggio e impersona il Fuoco che parla agli umani. E racconta la sua forza “buona” che non distrugge, ma rende vivi. Il progetto innovativo nasce dalla collaborazione tra la direzione del parco archeologico, CoopCulture e Odd Agency

Ricordiamo benissimo lo scenario apocalittico di un anno fa, ma da questa esperienza devastante siamo rinati – dice Luigi Biondo, direttore del Parco di Segesta –; e questo è il segno forte della resilienza, arte e bellezza per sconfiggere la violenza e il male“. Tecnologia di ultimissima generazione per combattere l’oscurità (reale e sociale); fiamme che non feriscono le colonne, dei e dee leggeri come farfalle, Zeus che scaglia i suoi fulmini, il carro del Sole trascinato dai cavalli alati, la natura che si risveglia. E cicatrizza finalmente la ferita. “Ripeschiamo il mito greco e raccontiamo la storia del fuoco – spiega Luca Pintacuda di ODD – L’obiettivo è sempre quello di portare nei luoghi, in orari non abituali, un pubblico che abitualmente non li frequenta”.

PHOS replica fino al 18 luglio ogni sera (tranne il 12) due rappresentazioni, alle 21.20 e alle 22.20. Bisogna presentarsi all’ingresso venti minuti prima dell’inizio dello spettacolo. Il Parco archeologico di Segesta sarà aperto nel mese di luglio fino alle 23.

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