La casetta dell’acqua

Claudia Marchetti

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La casetta dell’acqua

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martedì 28 Maggio 2024 - 07:20

Tempi bui per la Sicilia e per i nostri territori. E non vorremmo mai trovarci protagonisti del film distopico ma poi non tanto, di Paolo Virzì, ‘Siccità’. In attesa della pioggia che non arriva mai e in balia di un’armata di blatte che stanno invadendo strade e case. L’emergenza siccità ormai accertata anche dal Governo nazionale, ha portato la Regione siciliana ad intervenire su più fronti. Su quello dell’agricoltura, si è dibattuto tanto delle dighe, della poca capienza idrica come accade in quella castelvetranese di Trinità, infrastruttura che potrebbe essere ampliata al fine di non gettare l’acqua piovana in mare quando ci sono piogge più copiose e di contro evitare di non restare a secco nei periodi più secchi.

Sul fronte della risorsa idrica da contenere e salvaguardare, la Regione si è dotata di un’ordinanza per contenere gli sprechi. A ciò si aggiunge la situazione precaria delle condotte idriche vetuste, i guasti per interventi di diverso tipo (luce, fogne, fibra), i furti, ecc. In quest’ottica, avere delle casette dell’acqua sarebbe un grande risparmio, sia in termini economici che ambientali (per via del contenimento della plastica) e la possibilità di usufruire di acqua potabile così come accade in tante altre città, in alcune con pochissimi centesimi c’è la possibilità di riempire litri di bottiglie.

E’ triste quindi passare da Piazza del Popolo e guardare la casetta abbandonata. Inaugurata nell’estate del 2020 dalla precedente Amministrazione Di Girolamo, che stava per terminare il mandato, è stata chiusa dalla subentrante guida di Massimo Grillo per contenere la diffusione del Covid così come previsto dalle ordinanze emanate in pandemia ma, al termine del Coronavirus, la stessa casetta non è stata più riaperta e, per un periodo, addirittura sbarrata con assi di legno col rischio di danneggiarla. Ad oggi chissà, magari non è più utilizzabile. Lo chiediamo ai consiglieri comunali: fatevi portavoce nuovamente della vicenda, riaprite un dibattito per riattivarla. In vista dell’estate potrebbe essere un’importante risorsa. 

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