Nuove grane giudiziarie per la famiglia di Matteo Messina Denaro. Protagonista, questa volta, il cognato Gaspare Como, che in mattinata è stato arrestato dalla sezione operativa della DIA di Trapani. Il 45enne commerciante, sposato con Bice Maria Messina Denaro, una delle sorelle del boss castelvetranese, risulta già pregiudicato per associazione a delinquere ed estorsione ed era stato precedentemente sottoposto a regime di sorveglianza speciale. Nell’ambito delle indagini che hanno portato all’arresto, con contestuale apposizione di dispositivi elettronici per Gaspare Como, sono stati sequestrati anche un immobile ad uso abitativo, ubicato in contrada Triscina (Castelvetrano) e un’azienda commerciale di vendita di abbigliamento al dettaglio.
I provvedimenti cautelari sono stati emessi dal gip presso il Tribunale di Marsala Vito Saladino, su richiesta formulata dalla Procura della Repubblica di Marsala, che ha condiviso le risultanze della DIA, per l’ipotesi di reato di trasferimento fraudolento di beni. In particolare si contesta a Como di aver avviato e gestito occultamente due esercizi commerciali per la vendita al dettaglio di abbigliamento a Castelvetrano e a Marsala, attribuendone, fittiziamente, la titolarità a compiacenti prestanome, che risultano indagati a piede libero, nell’ambito del medesimo procedimento penale.
Nel corso delle indagini è stato inoltre accertato che il cognato di Matteo Messina Denaro avrebbe acquistato il suddetto immobile di Triscina, di recente costruzione, facendone risultare fittiziamente proprietari alcuni imprenditori castelvetranesi, anch’essi indagati.
Secondo l’ipotesi accusatoria condivisa dal gip, Como avrebbe fatto ricorso alle suddette azioni interpositorie, per eludere la normativa in materia di misure di prevenzione.
Infatti, già nel 2012, la Procura della Repubblica di Marsala, su indagini della DIA, aveva sottoposto a sequestro altri beni riconducibili allo stesso soggetto, tra cui immobili ed autoveicoli lussuosi, per le medesime ipotesi di intestazione fittizia.
Di recente, il Comune di Castelvetrano ha revocato a Gaspare Como, su indicazione della DIA, una licenza commerciale per vendita al dettaglio di abbigliamento, ottenuta in mancanza dei requisiti previsti dalla Legge.
Il valore dei beni sottoposti a sequestro ammonta a circa Euro 200.000,00.