Ci sarebbe anche il match Catania-Trapani dello scorso 11 aprile (terminato 4 a 1) fra le cinque partite truccate dal Catania, secondo la Procura, per non retrocedere. L’inchiesta, che ha portato all’arresto di sette persone, tra cui il presidente del Catania, Antonio Pulvirenti, continua, e si allarga a macchia d’olio coinvolgendo anche diverse squadre di serie B, fra cui il Trapani Calcio.
Secondo gli inquirenti i giocatori corrotti avrebbero ricevuto in media 10mila euro ciascuno. Per il Trapani Calcio sarebbero coinvolti due veri e propri simboli della squadra di Cosmi: il capitano Luca Pagliarulo e Nino Daì.
I match “incriminati” per cui la Procura di Catania “ritiene accertata la combine” sono: Varese-Catania, del 2 aprile 2015, terminata con il risultato di 0-3; Catania-Trapani dell’11 aprile 2015 terminata 4-1; Latina-Catania del 19 aprile 2015 terminata 1-2; Catania-Ternana del 24 aprile 2015 terminata 2-0; e Catania-Livorno del 2 maggio terminata 1-1. Accertamenti sono in corso anche su Catania-Avellino del 19 marzo 2015 terminata 1-0.
Ore 16.00 – La società Trapani Calcio comunica in una breve nota quanto segue: “Apprendiamo con stupore dell’indagine svolta dalla Procura di Catania che vede coinvolti anche alcuni nostri tesserati. Fiduciosi e rispettosi del lavoro svolto dalla Magistratura confidiamo che la vicenda possa risolversi nel più breve tempo possibile”.