Giovannella Licari aveva chiesto agli iscritti di non sostenere la giunta
“Ancora una volta, assistiamo alla pubblicazione di un comunicato della segretaria che sollecita le nostre dimissioni. Ci si aspetterebbe che una rappresentante dell’assemblea delle donne democratiche si esprimesse su temi come il femminismo, la rottura dei tetti di cristallo, l’ascesa delle donne a posizioni di comando, la solidarietà e il sostegno reciproco tra donne. Invece, ci troviamo a dover difendere la legittimità della presenza di due assessore del PD nella giunta comunale, contrariamente ai principi precedentemente menzionati”. Lo affermano con una nota Antonio Bilello, Caterina Marino, Concetta Vallone che da democratici appoggiano il sindaco Giacomo Anastasi, rispondendo alla parole che nel corso di un’intervista pubblicata dalle nostre testate della segretaria del circolo Pd cittadino Giovannella Licari che ha parlato anche della vicenda che ha visto condannato per voto di scambio il consigliere Michele Buffa, esponente di maggioranza e ha chiesto che i tesserati del Pd che sostengono la giunta facciano venire meno il sostegno al sindaco Giacomo Anastasi.
“In ogni caso – continua la nota – un’operatrice del diritto(la Licari è di professione avvocato n.d.r.) dovrebbe sapere a cosa servono i tre gradi di giudizio previsti dal nostro ordinamento”, continuano i tre che si sono visti negare, come sostengono, prima l’appartenenza al PD per poi riconoscerla di nuovo. “Non possiamo più tollerare questa situazione, non possiamo più restare in silenzio, non possiamo più essere complici di questa vergogna. Rivendichiamo il nostro ruolo, il nostro spazio, la nostra dignità – affermano -. Da troppo tempo che assistiamo impotenti alla deriva di una segreteria fantasma, che non ha nemmeno una sede dove riunirsi, che non ascolta le richieste degli iscritti, che non partecipa alle battaglie politiche del territorio, non rappresenta il PD di Petrosino, non rappresenta i valori della sinistra, non rappresenta le esigenze dei cittadini, non rappresenta le istanze di rinnovamento portate avanti dalla segreteria nazionale di Elly Schlein e la voglia di rinnovamento dei petrosileni. È evidente che questa segreteria è un ostacolo alla crescita del partito, alla coesione interna. È, in ultima analisi, inutile. Chiediamo con forza che si dimetta”.