È accaduto venerdì scorso, di pomeriggio. Si è trattato di una giornata particolarmente convulsa in quanto si sono verificati più incidenti stradali a causa dei quali alcune persone sono rimaste ferite. Una di queste è stata una giovane donna sulla quale è stato riscontrato un trauma lombare, ma, in seguito agli accertamenti i sanitari hanno rilevato la presenza di un problema anche alla colonna vertebrale, per il quale i medici hanno ritenuto necessaria una consulenza ortopedica. Nel frattempo la signora è stata posta in attesa sulla barella. Tuttavia per una situazione contingente l’attesa si è prolungata. Infatti l’ortopedico ha dovuto occuparsi di un altro paziente sopraggiunto con una ferita ad un ginocchio che ha richiesto anche l’ausilio di un’anestesista. Ma i parenti della signora ferita non hanno più sopportato di aspettare e sono volate parole grosse e forse uno strattone. Agitazione che poi è stata sedata, ma il mese scorso era accaduto un evento analogo ed erano volate parole grosse e forse anche qualche strattone. In quella occasione pare che una donna, con suo marito si fosse recata al pronto soccorso per un malore. Dopo la visita del medico di turno, secondo il congiunto della paziente, sarebbe stato opportuno un ricovero, ma il dottore in servizio non ha potuto far altro che dire di no, visto che nel reparto richiesto non c’erano posti disponibili. Ne è seguita una discussione accesa che ha coinvolto anche un infermiere. Dall’ospedale erano anche stati chiamati i carabinieri, ma per fortuna, all’arrivo delle forze dell’ordine la situazione era già rientrata. Ma ancora una volta torna alla mente quanto scritto alcune settimane fa dal sindacato dei medici: SNAMI che aveva parlato di lunghe attese, carenza di personale e lentezza del sistema informatico. A fine aprile a replicare era stato il primario del pronto soccorso Salvatore Vsta: “Il personale medico in servizio di Marsala, non è affatto sottodimensionato. Il sistema di triage funziona, così come gli altri dell’ASP”.
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