Rifiuti nucleari a Trapani? da Tranchida al M5S fioccano i “no”

redazione

Rifiuti nucleari a Trapani? da Tranchida al M5S fioccano i “no”

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mercoledì 13 Dicembre 2023 - 18:54

Sono 51 le aree inserite nella proposta di Carta Nazionale delle Aree Idonee (Cnai), che individua le zone dove realizzare in Italia il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi e il Parco Tecnologico. L’obiettivo è quello di permettere lo stoccaggio in via definitiva dei rifiuti radioattivi di bassa e media attività. Le regioni interessate sono per lo più quelle del Centro Sud (Lazio, Basiliacata, Puglia, Sardegna e Sicilia), mentre per quanto riguarda il settentrione è coinvolto solo il Piemonte.

Per quanto riguarda la Sicilia, in particolare, compaiono nel documento solo due aree, entrambe sul versante occidentale: Trapani Calatafimi-Segesta e Fulgatore.

Forte dissenso sulla possibilità di ospitare un sito per ospitare rifiuti nucleari viene espresso dal sindaco Giacomo Tranchida, che si esprime anche a nome degli altri Comuni del territorio: «La Città di Trapani ribadisce con fermezza il suo rifiuto di diventare un sito per ospitare rifiuti nucleari. Questo messaggio è stato trasmesso alle autorità governative regionali e nazionali in passato, e oggi viene nuovamente sottolineato. La città non è interessata a candidarsi per ospitare rifiuti nucleari, e si opporrà a qualsiasi iniziativa autoritaria da parte di terzi enti, sia a livello regionale che nazionale». Ferma contrarietà anche da parte del primo cittadino di Calatafimi Segesta, Francesco Gruppuso.

«Nelle prossime ore – afferma la deputata trapanese all’Ars Cristina Ciminnisi – depositerò una mozione per impegnare il governo Schifani a stoppare questo ennesimo disegno a danno dei siciliani. Le condizioni geografiche, le infrastrutture, il carattere insulare, nonché i siti di pregio agricolo e archeologico delle due aree del Trapanese rendono assolutamente improponibile la proposta del CNAI».
L’Assemblea Regionale Siciliana si era già espressa nel 2018 sul no al deposito di scorie in Sicilia, approvando all’unanimità una mozione del Movimento 5 Stelle all’ARS a firma del deputato regionale Nuccio Di Paola, oggi vice presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana.
«Non passa giorno – dice Di Paola – senza che i siciliani debbano difendersi dagli attacchi dei governi nazionale e regionale, dalla distrazione dei fondi sui trasporti, ai tagli alla sanità e oggi la nuova spada di Damocle del deposito di scorie nucleari. Faremo sentire la nostra totale contrarietà a tutti i livelli istituzionali e se necessario nelle piazze» conclude Di Paola.

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