L’uomo fu ucciso da una coppia marsalese il 26 settembre 2022.
Si è tenuta l’udienza preliminare per l’omicidio di Antonino Titone 60 anni detto “u baruni”, che fu commesso il 26 settembre del 2022 a Marsala nella zona di Porticella.
Imputati sono Giovanni Parrinello 42 anni e Lara Scandaliato 30, arrestata proprio lo scorso 14 giugno a seguito delle indagini della Procura della Repubblica di Marsala.
Ad entrambi viene contestato l’omicidio aggravato dalla premeditazione e dalla crudeltà. Il Titone fu ucciso dentro casa con 29 colpi di spranga, 27 dei quali al volto ed alla testa.
La dottoressa Chiara Vicini ha rinviato a giudizio i due per omicidio aggravato avanti la corte di assise di Trapani. I difensori avevano sollevato in udienza preliminare diverse questioni sulla insussistenza delle aggravanti e sulla nullità dell’avviso 415 bis. Il Gup dopo qualche ora di consiglio ha rigettato tutte le questioni sollevate ed ha rinviato a giudizio i due soggetti. I difensori degli imputati sono Nicola Gaudino e Salvatore Fratello.
Durante l’udienza preliminare si è costituita parte civile la sorella della vittima assistita dall’avvocato Vito Daniele Cimiotta. Niente rito abbreviato quindi vanno a processo con rito ordinario i due accusati dell’omicidio di Antonino Titone.
E’ stata accolta la richiesta del pm Marina Filingeri e disposto il rinvio a giudizio davanti la Corte d’assise di Trapani (prima udienza, il 18 settembre) per la coppia accusata l’omicidio di Antonino Titone. Come si ricorderà fu la Scandaliato, lo stesso giorno dell’omicidio, interrogata dai carabinieri, ad accusare il compagno e a far ritrovare l’arma del delitto: un piccolo piede di porco con cui fu fracassato, con ben 27 colpi, il cranio al Titone.
Alla base del fatto di sangue, secondo quanto emerso dalle indagini di carabinieri e polizia coordinati dalla Procura di Marsala, un vecchio debito non saldato dalla vittima per una fornitura di stupefacenti. Subito dopo i fatti, in caserma, la donna aveva raccontato di aver aspettato fuori, mentre il compagno colpiva a morte il Titone. Lo scorso 10 giugno, però, anche la donna è finita in carcere. Gli investigatori, infatti, hanno approfondito la sua versione e hanno scoperto che, invece, la donna sarebbe stata con Parrinello dentro l’appartamento e che avrebbe partecipato al delitto. Secondo le dichiarazioni rese a caldo da entrambi, invece, la Scandaliato sarebbe rimasta fuori dall’abitazione durante le fasi culminanti dell’omicidio. Ma le indagini, con “complesse attività tecniche, spiegò una nota congiunta di polizia e carabinieri, hanno consentito di raccogliere rilevanti elementi probatori in ordine alla responsabilità della donna”.
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