Francesco La Sala, commercialista e revisore dei conti 57 anni sposato, tre figli, è candidato a sindaco di San Vito Lo Capo, guiderà la lista civica “SiAmo San Vito.
Come è nata la sua candidatura?
“Si tratta della mia prima esperienza diretta in una competizione elettorale. Già 5 anni addietro ero stato invitato a scendere in campo. Ora vista l’insistenza dei citatdini che mi sono vicini, ho deciso di fare questo passo”.
In quale parte dello scenario politico si colloca la sua candidatura?
“Ho avuto incontri con diverse forze politiche. Abbiamo discusso di programma e ho trovato consensi da tutte le parti. Si può dire che la mia è una candidatura trasversale. Il movimento intende aprirsi al dialogo con l’intera comunità indipendentemente dalle ideologie politiche di ciascuno”.
Quali saranno che cose che vorrà realizzare se dovesse essere eletto?
“Il punto saliente del programma è una sostenibilità ambientale e “sociale” che guardi, oltre che alle preziose peculiarità naturali dell’intero territorio, alla qualità della vita di tutti i cittadini: ritengo che tutti i cittadini e gli operatori – anche in forma associativa – debbano avere la possibilità di esprimere le loro idee e le proprie ragioni sulle scelte importanti della pubblica amministrazione. Intendo essere un Sindaco di tutti, indipendentemente da ogni credo politico, e non certo di una sola parte dell’elettorato. Voglio essere al servizio della Comunità per proteggere, valorizzare, sostenere, tutto ciò che rende San Vito Lo Capo un unicum rispetto a località esclusivamente turistiche che hanno caratteristiche naturali, urbane, sociali del tutto diverse”.
Che cosa “rimprovera all’amministrazione precedente?
“Si poteva e si doveva fare di più, per esempio puntando alla destagionalizzazione del turismo. Le nostre unicità – prosegue La Sala – la bellezza che caratterizza il nostro Paese e il suo territorio, vanno protette e salvaguardate con azioni amministrative e politiche che traccino nettamente una linea di demarcazione tra quelle che sono le giuste opportunità per tutti e ciò che, invece, è l’opportunismo di alcuni”.
Quali sono i punti fermi su cui strutturare un futuro dalle solide basi?
“Sono sensibile alle istanze umane e sociali, alle necessità dei meno abbienti, dei diversamente abili, di chi è in difficoltà, e ho rispetto della dignità di ogni persona, dei suoi diritti, del suo credo, delle sue ideologie e tendenze. Credo fermamente e con passione nei valori umani e nella famiglia, e per questo invito tutti i Sanvitesi a costruire, insieme e con impegno, il futuro dei nostri figli. Guardo alla loro istruzione, ad un progetto che possa assicurare loro stabilità e certezze, guardo a nuovi e felici orizzonti”.