Chiuso (o quasi) l’anno scolastico 2021/2022, il pensiero di tanti è già indirizzato verso il 1° settembre. Tante le questioni aperte, soprattutto da un punto di vista logistico strutturale. Molti ragionamenti ruotano attorno al Convitto per Audiofonolesi: considerata la mancata assegnazione del personale per il prossimo anno scolastico e la probabile chiusura dell’ente, il commissario del Libero Consorzio Raimondo Cerami sembra orientato a trasferire nella sede di via Grotta del Toro alcune classi dell’istituto “Abele Damiani”, che dallo scorso anno fa i conti con una perizia tecnica che impedisce la fruizione dell’aula magna e di una quindicina di aule, ritenute inagibili. Contrari a quest’ipotesi si sono dichiarati i segretari sindacali Fiorella Borgesi (Flc Cgil), Vito Cassata (Cisl Scuola), Fulvio Marino (Uil Scuola), Clelia Casciola (Snals Confsal) e Antonella Ognibene (Gilda Unams Trapani), che hanno chiesto un incontro alla nuova dirigente dell’Usr Trapani Antonella Vaccaro, evidenziando come l’indirizzo emerso dalla riunione tenutasi alla Regione due settimane fa fosse quello di salvare, seppur in extremis, il Convitto.
D’altra parte, il Consiglio d’Istituto del “Damiani” ha inviato una nota da cui emerge una sostanziale conferma delle posizioni illustrate nei mesi scorsi, reiterando la richiesta che l’istituto possa usufruire dei locali della Facoltà di Viticoltura ed Enologia. Il commissario Cerami, a sua volta, aveva disposto di trasferire proprio lì le classi dell’Itet che si trovano nella sede di via Trapani, consentendo al Libero Consorzio di risparmiare sull’affitto corrisposto ai privati.
L’amministrazione comunale sta partecipando alle varie interlocuzioni, cercando di mediare tra le diverse posizioni. “Per quanto ci riguarda – spiega il vicesindaco con delega all’istruzione, Paolo Ruggieri – intendiamo tutelare la facoltà di Viticoltura ed Enologia, auspicando un’ulteriore ampliamento dell’offerta formativa”. L’intenzione, da parte del Comune, è di trasferire la sede del corso di laurea presso il piano superiore dell’ex scuola “Michele Crimi”, in cui attualmente si trova soltanto l’istituzione Marsala Schola.
C’è poi un’ulteriore questione in sospeso, riguardante il “Sirtori”. Come preannuncia il vicesindaco, si sarebbe trovata una soluzione per i locali da destinare alla presidenza e alla segreteria, che non potranno più essere quelli della sede Itet di via Fici. “Dopo diversi sopralluoghi abbiamo individuato il piano terra dell’ex Tribunale”, spiega Ruggieri. Per quanto riguarda gli altri spazi mancanti si procederà a un avviso pubblico per il reperimento di 7 aule – lo scorso anno ospitate nella zona di via Abele Damiani – che, stavolta, potrebbero essere in una location più vicina alla sede principale dell’istituto.