Vincenzo D’Alberti, ingegnere candidato sconfitto dall’attuale sindaco di Petrosino nella scorsa consiliatura. Occupa il ruolo di capogruppo dell’opposizione.
Ingegnere, sta per concludersi il suo mandato. Che giudizio si sente di esprimere sulla sindacatura di Gaspare Giacalone anch’essa giunta in dirittura d’arrivo?
“Il mio giudizio è nettamente negativo e non soltanto per il ruolo d’opposizione che ho ricoperto in questi anni. La città, e i petrosileni lo stanno osservando, è nel degrado più assoluto. Mi ricordo benissimo i temi che il sindaco, allora candidato, si proponeva di affrontare. Mi chiedo in tema di viabilità, di infrastrutture e per esempio nel sociale, quali sono le iniziative e le risoluzioni che l’attuale amministrazione ha preso? Il nulla.”
Lei ha più volte affermato che il sindaco si è caratterizzato per la politica dei proclami…
“E lo confermo. Dai proclami se vai bene ad analizzare spuntano 4 milioni di disavanzo nell’ultimo Bilancio, che noi abbiamo naturalmente esitato con voto contrario”.
A proposito del “noi dell’opposizione”, in questi anni con l’adesione del sindaco al Partito Democratico di cui è diventato anche dirigente nazionale, al vostro interno vi trovate anche iscritti a questo partito e allora….
“Capisco dove vuole arrivare con la sua domanda. All’opposizione siamo compatti perchè questo è il ruolo che quasi 8 anni fa ci hanno assegnato i petrosileni. Siamo coerenti con la scelte fatte e infatti, e non per partito preso, gli atti della giunta in Aula li abbiamo votati contro in modo compatto”.
Lei si sta preparando per riproporre una nuova candidatura?
“No decisamente. Ho fatto una scelta professionale che mi impegna e mi impedisce di dare il contributo che vorrei alla città di Petrosino. Da alcuni anni lavoro presso la presidenza del Consiglio occupandomi anche delle politiche relative alla sostenibilità. Non ho aderito ad alcun partito, sono sceso in campo come tecnico e tale rimango”.
Questa scelta di campo non le ha impedito però di accettare la proposta del sindaco di Marsala a fare parte della governance voluta da Massimo Grillo.
“Anche lì mi sono mosso con proposte nel mio campo di conoscenza. Purtroppo i comuni non sono dotati di personale adatto a portare avanti questioni di questa tipologia”.
Se allunghiamo lo sguardo subito dopo le amministrative nella nostra Isola e quindi anche in provincia di Trapani, ci saranno le elezioni regionali.
“Non vedo una classe dirigente che avanza nel nostro territorio. Avremo il riproporsi della vecchia politica e allora anche in questo caso io mi asterrò dal partecipare in prima persona”.