Canti del Mare “Mattanze”, lo spettacolo che il Conservatorio di musica “A. Scontrino” propone in collaborazione con il Comune di Favignana martedì 12 ottobre alle ore 19, all’Ex Stabilimento Florio, nasce da un progetto finalizzato alla riappropriazione delle tradizioni musicali del trapanese, anche nella loro riproposta in forme attuali, ed è concepito per restituire identità e memoria al mondo del mare catturando in una dimensione magico-evocativa pubblico e interpreti.
L’antico rituale della pesca del tonno, con il suo tragico intreccio di vita e morte, rivivrà, tra gli spazi della tonnara, nei canti rielaborati da Mario Modestini nelle sue “Mattanze” (dal Corpus di musiche popolari siciliane di Alberto Favara), con immagini e suoni a cura dell’etnomusicologa Giuseppina Colicci (raccolti in gran parte a Bonagia nel 2002) e la regia di Betty Lo Sciuto. La partitura del M° Modestini, fondata sull’amore per la musica di tradizione orale siciliana e su una lunga esperienza anche a fianco di Rosa Balistreri, sarà eseguita in una nuova versione cameristica dal Modern Ensemble del Conservatorio diretto dal M° Simone Veccia e formato da studenti quali Giovanni Balistreri (sax tenore) e Rita Bianco (sax contralto), due eccellenze musicali dell’isola, Clara Galvano (sax soprano), Sandro Caracappa (chitarra), Lorenzo Di Cristina (chitarra) e Lotta Mathilde Rink, controfagottista appena arrivata da Weimar per un soggiorno Erasmus. Dell’ensemble vocale faranno parte sia voci pop (Giorgia La Commare, Sara Vetrano) che liriche (Antonino Arcilesi, Aurora Baiamonte, Martina Saviano, Anna Maria Sotgiu), con l’intervento dei docenti Nunzia Carrozza e Ugo Guagliardo e di Maurizio Maiorana, interprete storico di Mattanze.
Lo spettacolo, che si avvale di sponsor quali Emporio Sicilia (www.emporiosicilia.it), Vini Elios (eliosfood.it), Nino Castiglione (www.ninocastiglione.it), nonché Camping Egad (www.campingegad.com) e Ristorante La Cialoma (www.acialoma.it) di Favignana, darà il benvenuto dell’isola ai partecipanti al grande Laboratorio teatrale antropologico “Presenza dell’attore e Percezione dello spettatore”, organizzato dalla Fondazione Barba Varley in collaborazione con Linee Libere e Teatro Proskenion, Nordisk Teaterlaboratorium-Odin Teatret (Danimarca) e The Grotowski Institute (Polonia).