E’ iniziato tutto con un mini sit in al Palazzo Comunale qualche settimana fa e adesso la protesta contro l’attuale ordinanza sul litorale dello Stagnone si è allargata a macchia d’olio, con una più vasta manifestazione che si è svolta ieri pomeriggio fino a sera presso l’Imbarcadero storico per Mozia.
Gli “Amici dello Stagnone”, ovvero operatori turistici della zona, Associazione Strutture Turistiche, residenti, semplici appassionati del suggestivo luogo, hanno fatto sentire la propria voce ferma su alcuni punti: “Il progetto originario della pista ciclopedonale deve essere ripristinato – dice uno degli organizzatori, Ninni Reina -; l’avevamo condiviso perché aveva tutte le carte in regola per mantenere una viabilità a senso unico con pullman, aree parcheggio e manutenzione. Adesso un’ordinanza blocca le vie di uscita. Bastava invece lasciare a doppio senso di marcia la via Giacalone per consentire lo snellimento del secondo tratto della litoranea e una più celere via di ‘fuga’ per i residenti. Per noi ripristinare la via Giacalone è vitale. Avevamo anche firmato un documento assieme a D’Alì Staiti e ad altri operatori turistici ma non è stato preso in considerazione. Con questa ordinanza avete fallito, in 40 anni la via Giacalone non è mai stata chiusa come via d’uscita”.
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Sul posto sono intervenuti anche alcuni ex ed attuali esponenti politici: l’ex sindaco Alberto Di Girolamo che ha voluto fortemente la pista ciclopedonale, l’ex vice sindaco Agostino Licari, la già consigliera ed attuale esponente di Marsala Coraggiosa e Circolo Online PD “Nilde Iotti” Linda Licari, gli attuali consiglieri comunali di minoranza Nicola Fici e Mario Rodriquez, l’associazione Arcobaleno capeggiata dal Presidente Sebastiano Grasso.
Quello della via Giacalone, resta il nodo centrale, il tira e molla, il punto di non incontro con l’ordinanza adottata dal Comando dei Vigili urbani e a cui l’Amministrazione comunale si attiene.
Il dibattito si è surriscaldato all’arrivo del sindaco Massimo Grillo, del vice sindaco Paolo Ruggieri e del Presidente del Consiglio comunale Enzo Sturiano.
“Oggi vorremmo mettere un punto per riconciliarci con l’Amministrazione comunale dopo una frattura enorme – affermano i manifestanti -. Un litorale senza vie di uscita è impensabile, impensabile che non passino i pullman; qui prima dell’ultima ordinanza, lavoravamo tutti. Peraltro esistono stradine a catasto che vanno liberate per essere utilizzate. Inoltre in questo periodo, in zona Principino, le famiglie lasciano i bambini e devono posteggiare l’auto anche a un chilometro; col rischio che i bambini restino incustoditi”.
Il sindaco Grillo ha proseguito sostenendo che il progetto non era dei migliori, mentre la controparte a gran voce: “Non è vero, il progetto originale era buono!”.
“Credo che la pista ciclopedonale sia stata un’ottima scelta e l’abbiamo mantenuta infatti è stata collaudata; io non l’avrei fatta così ma non ho aspetti tecnici per dire questo – precisa il primo cittadino -. Abbiamo ereditato una casa a due piani senza scala. Faccio un altro esempio: a proposito di pullman, se uno di questi con la coda invade la pista e succede un incidente, di chi è la responsabilità? Del sindaco? Per questo non posso obiettare l’ordinanza del Comandante della Polizia Municipale Vincenzo Menfi, la Giunta si è riunita, ne ha parlato, ma ci dobbiamo affidare alla decisione di un tecnico”. Poi in merito al senso di marcia da Trapani a Marsala, Grillo ha detto: “La proposta era legittima ma c’è stata una levata di scudi da parte vostra”. In merito a quest’ultima vicenda, alcuni manifestanti si sono detti disponibili, altri hanno specificato che chi arriva dall’aeroporto può facilmente e celermente giungere dalla SP 21 e girare per il Baglio Cudia per attraversare lo Stagnone.
Parole urlate a denti stretti sono arrivate anche dal vice sindaco Paolo Ruggieri: “Politica è anche capire che abbiamo ereditato un progetto senza parcheggio”. E Grillo gli fa eco: “Non c’era niente nel progetto”.
Si è sentito in dovere quindi di rispondere l’ex sindaco Alberto Di Girolamo: “Il progetto della pista aveva ricevuto l’avallo dei Vigili urbani, della Soprintendenza del Mare e del Libero Consorzio. La regione lo ha approvato e ci ha dato il finanziamento. La via Giacalone era a doppio senso e così doveva restare da progetto, al massimo rimaneva a senso unico nei festivi. In ogni caso, per ogni decisione, il Comandante deve parlare col sindaco”, alle sue parole si è levato l’applauso dei presenti.
E’ il primo vero confronto tra Grillo e Di Girolamo in pubblica piazza, politicamente interessante dopo le elezioni dell’ottobre scorso che hanno visto i due come i maggiori candidati a sindaco sfidanti.
Qui arriva una provocazione a Grillo da parte degli organizzatori del sit in: “Signor sindaco, se prendiamo il progetto e c’è scritto che la via Giacalone è a doppio senso lei si dimette? Noi ci svegliamo anche alle 6 di mattina per pulire i bagni pubblici che non pulite, siamo con le ginocchia per terra”.
Il consigliere di opposizione Nicola Fici, rivolge uno sguardo a qualsivoglia problema dovesse accadere ai residenti dello Stagnone: “L’eventuale ambulanza che viene in soccorso del cittadino residente nel litorale della Riserva, per uscire dovrebbe attraversare tutto il secondo tratto dello Stagnone. Ho fatto una interrogazione di cui aspetto ancora la risposta e comunque bisogna ripristinare il doppio senso di uscita dalla via Giacalone”.
Altro durissimo intervento quello del Presidente del Massimo Consesso Civico, Enzo Sturiano: “Il Comandante dei Vigili su un aspetto tecnico non può prendere una scelta dell’Amministrazione, se questo succedeva in passato si chiamava abuso d’ufficio”.