Da alcuni giorni si continua a registrare un rinnovato attivismo della Lega su Marsala, in vista delle prossime elezioni amministrative. In mattinata una nuova nota, a firma di Francesco Di Giorgio, vicesegretario regionale della Lega, Alessandro Pagano, vicepresidente del gruppo della Lega a Montecitorio e Maricò Hopps responsabile enti locali per la Sicilia occidentale del Carroccio. I tre esponenti leghisti affermano che “a Marsala serve cambiare registro”, invitando a parlare di “governo della città e non di gestione di potere”.
“Abbiamo rilevato – continuano Di Giorgio, Pagano e Hopps – come nel dibattito pubblico marsalese si parli, anzi si scriva di qualsiasi cosa spesso smentendo quanto si era detto prima. E’ avvilente misurarsi con interventi come quello del rappresentante del Psi che irride un partito serio e strutturato come Fratelli d’Italia che hanno come solo obiettivo di dimostrare l’esistenza in vita di una formazione politica marginale”.
Poi arriva l’inatteso plauso al presidente del Consiglio comunale Enzo Sturiano, che potrebbe somigliare a un endorsement elettorale nel caso in cui la riunione di domani portasse a una rottura con Grillo: “tra gli ultimi interventi sulla stampa si riesce invece ad apprezzare l’uscita dell’attuale presidente del consiglio comunale che, forte della sua esperienza amministrativa, ha elencato le vere esigenze programmatiche di una Marsala che merita realmente di più”.
“Le sue richieste – sottolineano i leghisti – possono davvero rappresentare un progetto credibile. Certamente sono parole che finalmente parlano di vere necessità , di problemi reali a cui porre soluzioni , elementi coagulanti che rispondono alla gente e che vogliono dare risposte concrete su temi di vita quotidiana : sicurezza pubblica, immigrazione, pulizia e decoro della città, potenziamento della polizia municipale. Che un presidente del consiglio di una città di oltre 80.000 abitanti, neutrale per definizione verso i partiti e attento solo alla Città e ai marsalesi, voglia spiegare alla politica locale che su queste cose concrete si può e si deve costruire un progetto, è cosa che giudichiamo finalmente degna di questa meravigliosa città”, concludono Di Giorgio, Pagano e Hopps.