Il Calcio si è interrotto bruscamente in questa stagione, a causa, come sappiamo, dell’emergenza Coronavirus. A farne le spese soprattutto il calcio cosiddetto “minore”, considerato che Serie A e Serie B, anche a porte chiuse, hanno ripreso a giocare coppe e campionato. Anche la Lega Pro sta disputando le gare play off, mentre dalla D in poi si è fermato tutto in largo anticipo. Non solo, ma i Dilettanti, sono stati i più penalizzati. Infatti, solo in questi gironi, prima la Lega e poi il Collegio di Garanzia dello Sport del Coni, hanno deciso che a retrocedere fossero le ultime 4 squadre in classifica.
Vicenda che ha coinvolto in pieno il Marsala Calcio, che nel Girone I del Campionato di Serie D, al momento in cui tutto è stato sospeso causa Covid-19, era terz’ultimo. Di conseguenza il Marsala si è ritrovato non solo retrocesso in Eccellenza, ma anche con una situazione societaria davvero rovinosa. E pensare che prima dell’avvio della stagione ormai trascorsa, presagiva una buona annata, con la società che si era fatta carico di piccoli lavori allo Stadio Municipale e finendo appena in tempo la cura del manto erboso. La prima partita col Palermo, nonostante la sconfitta di misura (0 a 1), aveva mostrato un grande Marsala compatto al cospetto dei rosanero primi in classifica con un notevole distacco sulle altre. Da lì in poi, tutto è andato a picco.
I malumori in panchina, gli stipendi non pagati ai giocatori – e ancora da pagare –, i problemi subentrati al Presidente Cottone: prima un provvedimento giudiziario che lo ha visto coinvolto assieme alla moglie nell’ambito dell’operazione “Washing Hall” in quanto legali rappresentanti della sala giochi ‘President Gaming Hall’ di Palermo. L’accusa è quella di pelucato ed attività abusiva finanziaria. Poi la tegola relativa ad alcune dichiarazioni pesanti che lo stesso Cottone fece sui presunti favoritismi arbitrali del Palermo Calcio. Per queste parole, il Tribunale Federale Nazionale, lo ha multato di 1.500 euro ed inibito per 6 mesi; inoltre il Marsala dovrà scontare un punto di penalizzazione nel prossimo Campionato.
Dopo che il Collegio del Coni ha respinto i primi ricorsi delle società che si erano opposte alle decisioni della Lega Nazionale Dilettanti circa la cristallizzazione delle classifiche dell’ultimo torneo di serie D, il Marsala ha deciso di proporre ricorso ulteriore al TAR per “… non lasciare nulla d’intentato”. Adesso però si prospetta una difficile ricostruzione societaria. Cosa faranno Li Causi e soci? Dialogare con l’Amministrazione comunale non basterà, ci vogliono idee e soprattutto forze imprenditoriali che investino in questa difficile realtà sportiva, che va avanti da molti, troppi anni. C’è una rosa da rifondare, a partire dall’allenatore, c’è soprattutto da capire se la società vuole procedere al ripescaggio e a che condizioni.