Continuano le prese di pisizione da parete di rappresentanti della categoria circa la chiusura diomenicale e festiva dei negozi che vendiono pane,
“In merito alla richiesta dell’Associazione “I Fornarini”, presentata lo scorso 8 giugno in un incontro con il Sindaco di Mazara del Vallo -relatova ad un’ordinanza comunale di chiusura di tutte le attività di panificazione nelle giornate festive, ed in particolare la domenica, il Segretario provinciale di CIFA Italia ha dichiarato: “Ribadiamo la ferma volontà nel continuare questa battaglia per la dignità di un’intera categoria lavorativa che ad oggi opera in un contesto normativo e ambientale privo di regole. La normativa regionale vigente, che permette la facoltativa apertura nelle domeniche e nei festivi, al quale fa riferimento il sindaco Quinci, e per la quale ha dichiarato di non potere procedere all’emissione della predetta ordinanza, rappresenta, a seguito anche della recente emergenza covid-19, una vetusta interpretazione del mercato del lavoro, oltre che un vero “lasciapassare” per selvagge interpretazioni a discapito dei lavoratori e consumatori; ricordiamo anche un’iniziativa comune contro la totale liberalizzazione delle aperture domenicali e festive intrapresa di recente, e congiuntamente, dai sindacati Filcams Cgil Sicilia, Fisascat Cisl Sicilia e Uiltucs Sicilia. Chiediamo –ha ribadito Gaspare Ingargiola– al Sindaco Quinci una vera e propria assunzione di responsabilità appoggiando in prima persona, e concretamente, un percorso di interlocuzione con le Autorità regionali, magari attraverso un tavolo tecnico, con la partecipazione delle diverse associazioni professionali, presieduto dall’Assessore regionale alle Attività Produttive, Girolamo Turano finalizzato –come dichiarato nel recente comunicato dal primo cittadino mazarese- a venire incontro alle esigenze dei lavoratori.
Il Presidente dell’Associazione Provinciale “I Fornarini”, Francesco Alagna, ha spiegato: “La domenica chiusa non arreca alcun danno economico alla nostre attività, anzi durante l’emergenza covid-19 abbiamo avuto modo di scoprire in queste settimane di chiusura totale quale siano stati i vantaggi economici delle festività senza l’attività aperta. Le mancate vendite nelle festività vengono abbondantemente ricompensate dai maggiori incassi registrati nel prefestivo e nella giornata immediatamente successiva. Ma non solo. La chiusura nei festivi porta un profitto maggiore dato dall’abbattimento dei costi del personale ma anche riduzione del costo delle utenze.
La chiusura nei giorni festivi –ha aggiunto Alagna- non comporterà alcuna perdita di posti di lavoro, ma anzi avremo lavoratori che continueranno a guadagnare come prima e renderanno molto di più perché riscopriranno il diritto al riposo ed al piacere di stare in famiglia. Del resto, la storia recente ha dimostrato come l’apertura continua di tutte le attività commerciali non abbia portato ad un aumento nel numero di dipendenti occupati, ma solamente un maggiore loro sfruttamento e la riduzione dei loro diritti”.