L’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Di Girolamo ha sempre dimostrato molta attenzione al centro storico e urbano, tendendo all’obiettivo di ridurre l’uso delle auto, potenziare quanto più possibile i mezzi pubblici – e la tanto ancora poco valorizzata navetta – e determinare così un calo delle emissioni di smog nel centro Città. Chi crede che le crisi economiche degli ultimi anni siano dovute al fatto che in via Roma non si può parcheggiare più selvaggiamente come una volta, sbaglia, naturalmente. Dovrebbero piuttosto vedere com’è Palermo oggi, che ha ampliato la ZTL e potenziato la presenza di Forze dell’Ordine, sempre più simile a Bologna o a una Città del Nord (ma al Sud e con tutte le problematiche che ne derivano). E comunque dovrebbero lamentarsi semmai di altro. Zona a Traffico Limitato, dicevamo. Sì perchè da questo punto di vista qualcosa va aggiustato.
Da quando sono aumentate le risse e le tensioni in centro, che minacciano quotidianamente la sicurezza e la quiete pubblica, è cresciuto anche il fenomeno dei ragazzi che scorrazzano in bici a tutta velocità al Cassero, rischiando di investire qualche pedone che passeggia. Anzi, sembra proprio il loro gioco preferito schivare i pedoni, un po’ come quando alle elementari stupidamente si chiedeva al compagno di tenere la mano aperta sul banco mentre la punta della matita centrava lo spazio tra un dito e l’altro. Ecco. Facciamo chiarezza.
Nelle aree a ZTL, sotto il cartello, solitamente ci sono indicati quali sono i mezzi a cui è vietato l’accesso e quali quelli esenti dal divieto. Ora, pare che le bici in centro storico a Marsala siano consentite, ma i casi di cui sopra, sempre più frequenti e pericolosi, ci dimostrano come bisogna ulteriormente limitare la circolazione in un’area così anomala e stretta come la via XI Maggio. Altro problema sono i velocipedi elettrici: se entriamo nel dettaglio potremmo probabilmente dibatterne a lungo. Ma pure in questo caso bisogna capire cosa è o non è consentito. Una soluzione – con le dovute limitazioni per residenti e persone meno abili, ovviamente – sarebbe quella di far tornare le centralissime vie del centro che si intersecano, area pedonale urbana. In quest’ultimo caso, non può circolare nessun veicolo; la relativa segnaletica, oltre a determinare l’inizio dell’area pedonale, può indicare inoltre a quali veicoli speciali è consentito il transito. Questo sarebbe un modo molto più sicuro e chiaro di “vivere” un centro storico, una Piazza, una Città.