Ha scatenato l’ironia del Web, il banner comparso sul sito Trenitalia – per poi scomparire una volta capito che non era una grande strategia di marketing – che regala una caramella al limone Caffarel a tutte le donne che viaggiano sul treno in occasione dell’8 marzo. Specifichiamo. La caramella è per le donne che viaggiano Executive o se acquistano un Menù Easy Gourmet, ovvero un tramezzino di Carlo Cracco più dessert e coca cola inclusa. Non certo per tutti. Come quei diritti riconosciuti solo a pochi, perchè è l’uomo che porta i soldi in casa, è l’uomo che riveste, nella maggior parte dei casi, un ruolo manageriale o dirigenziale. Retaggi che ci ha lasciato una società patriarcale e che purtroppo, benchè viviamo in un presente che ha sdoganato tanti cliché, tramandiamo alle generazioni future.
Ai bambini, sia maschi che femmine, bisognerebbe insegnare il rispetto e la parità di diritti prima ancora che quella di genere tra un essere umano e l’altro, sin dai primissimi anni di vita. Così da potersi rapportare a scuola con un determinato comportamento, un certo linguaggio. Non quello, ad esempio, usato dalla Lega di Crotone nei volantini distribuiti in occasione della Giornata della Donna, che è contro chi nega il ruolo della donna, ovvero quello di procreare. “La donna va tutelata” dice la Lega. Per cosa, la salvaguardia della stirpe? Se non fosse tutto vero, se non conoscessimo l’intenzione del Ministro della Famiglia, del Movimento per la Famiglia e della Lega – un partito “sponsorizzato” da una Elisa Isoardi che stira le camicie al suo ex Salvini – penserei che siano anacronistici. Invece è tutto vero. Io però alle Quote Rosa non credo, credo al merito della persona, chiunque essa sia.