L’avventura lombarda in quel di Brescia si era conclusa qualche giorno fa con la rescissione consensuale del contratto. Oggi Pasquale Marino è il nuovo tecnico dello Spezia Calcio, formazione che anche il prossimo anno si presenterà ai nastri di partenza del campionato cadetto. Ad ufficializzare il matrimonio è stata la società aquilotta tramite una nota pubblicata sul proprio sito.
Ucciso Marino, come lo chiamano gli amici, dopo aver trascorso quasi interamente in Sicilia la carriera da calciatore, si è affermato nel ruolo di allenatore guidando Milazzo e Ragusa in serie D e, successivamente, il Paternò fino in C1. Poi l’esperienza a Foggia, con un nuovo salto di categoria, e nel 2004-2005 la consacrazione con l’ingaggio da parte dell’Arezzo in serie B. L’anno successivo, Marino torna a Catania, dove già aveva militato come calciatore, e alla guida della formazione etnea ottiene una storica promozione in serie A, categoria dalla quale i siciliani mancavano da ben 22 anni e che riesce a mantenere al termine del campionato 2006-2007.
Dal profondo sud al nord con l’esperienza in serie A alla guida dell’Udinese, squadra con la quale si toglie parecchie soddisfazioni. I friulani, infatti, tornano in Europa dopo due anni di assenza, grazie al settimo posto in classifica, frutto di 57 punti, Anche nel campionato seguente è artefice di un ottimo risultato, riconfermandosi in settima posizione. Dopo un ulteriore anno sulla panchina dell’Udinese, Marino guida nell’ordine Parma e Genoa in A e, successivamente, Pescara e Vicenza in B, sfiorando un vero e proprio miracolo sportivo alla guida dei veneti (accettando l’incarico con la squadra in ventesima posizione e venendo estromesso dalla corsa promozione solo nella semifinale playoff per mano del Pescara).
Nella stagione 2016-2017, il tecnico siciliano è alla guida del Frosinone, dove dopo aver conteso fino all’ultima giornata la promozione diretta in massima serie a Spal e Verona, cede in semifinale al Carpi, mentre nel campionato cadetto appena concluso, Marino ha guidato il Brescia, subentrando ad ottobre all’esonerato Boscaglia.
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