La vicenda riguarda un cantiere aperto in via Alighieri nel 2011
Si tratta di una vicenda a dir poco singolare conclusa con una assoluzione “perché il fatto non sussiste” decretata dal GUP Annalisa Amato. I fatti contestati risalgono al marzo del 2011. All’epoca la Enne srl – difesa dall’avvocato Luigi Cassata – aveva aperto un cantiere in via Dante Alighieri per la costruzione di un palazzo. Per la realizzazione dell’immobile l’azienda ha chiesto al Comune l’autorizzazione per smantellare i marciapiedi, assicurando che, una volta costruito l’edificio, li avrebbe ripristinati. Tuttavia lì c’erano dei cartelloni pubblicitari che ostacolavano il cantiere. “Il mio cliente – spiega l’avvocato Cassata – per questo ha contattato la ditta che si occupa di vendita degli spazi pubblicitari e ha chiesto il permesso di rimuovere i cartelloni durante le fasi della costruzione. Sarebbero stati rimessi a posto a conclusione dei lavori”. Tuttavia quando il palazzo è stato ultimato e anche i marciapiedi sono stati il titolare della ditta Enne srl ha scoperto che la concessione necessaria per la posa dei cartelloni era scaduta da oltre cinque anni e quindi non li ha più istallati. A questo punto l’azienda di spazi pubblicitari: P. srl ha denunciato la ditta edile formulando l’accusa di: furto di cartelloni ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni. Ne è seguito un processo celebrato con il rito abbreviato che si è concluso con l’assoluzione della Enne srl. C. P.