Si è tenuta stamattina presso l’Hotel President, la conferenza stampa del Partito Democratico di Marsala. La necessità di questo incontro con la stampa si era ravvisata viste le recenti vicende locali.
Dopo le dimissioni della segretaria, le autosospensioni del gruppo consiliare e i relativi sviluppi, il segretario regionale Fausto Raciti, ha ritenuto opportuno commissariare il circolo di Marsala, individuando nel sindaco di Salemi Domenico Venuti, la figura che reggerà il partito fino al prossimo congresso cittadino. Erano presenti il segretario regionale Fausto Raciti, il segretario provinciale Marco Campagna, il deputato regionale Baldo Gucciardi e il sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo. Presenti tra il pubblico numerosi dirigenti locali del Pd, il gruppo a Sala delle Lapidi e gli assessore espressione dei democratici, Agostino Licari, Clara Ruggieri e Anna Maria Angileri.
“Sono intervenuto – ha detto Raciti – perché il partito che amministra la quinta città della Sicilia non può per colpa del suo dibattito interno monopolizzare la vita politica marsalese. I cittadini ci chiedono risposte noi le possiamo dare nelle sedi istituzionali”.
La recente cronistoria dei fatti l’ha tracciata il neo commissario Venuti. “Ripartiamo con l’intenzione di creare una nuova stagione politica. In Consiglio comunale i nostri rappresentanti debbono occuparsi dei problemi dei cittadini, non certamente trasferirvi il nostro dibattito interno. Ormai si erano creati due modi di agire che non si coniugavano assieme. Non è possibile che ad ogni riunione ci fosse l’ex capogruppo Antonio Vinci che intervenisse per criticare l’operato dell’amministrazione. Il dibattito interno è utile e costruttivo, ma quando diventa esclusivo vuol dire che qualcosa si è rotto. Per quanto attiene ai consiglieri che per il momento sono fuori politicamente dal gruppo, in questi giorni ho incontrato sia Angelo Di Girolamo che Antonio Vinci. Il primo ha dato chiari segni di avere fatto dei passi indietro rispetto alle posizioni che aveva assunto. Mi riferisco alla firma che aveva apposto su una specie di mozione di sfiducia contro il sindaco. Vinci invece mi pare di capire che sia rimasto sulle sue posizioni”.
Il riferimento è al fatto che l’ex capogruppo in un documento afferma di volere ricorrere agli organismi statutari circa la sua non accettazione nel gruppo consiliare. “Qui non si tratta di norme statutarie, ma di posizioni politiche incompatibili”, ha concluso Venuti.
Gucciardi ha ricordato come ognuno ha un compito e di quello si deve occupare: “Il Consiglio comunale non deve intromettersi in vicende interne al Pd, a cominciare dal presidente Enzo Sturiano che deve occuparsi di dirigere il Massimo Consesso Civico. Basta caos, i cittadini attendono risposte”.
Delle realizzazioni fatte e di quelle in cantiere ha parlato il sindaco Alberto Di Girolamo che ha ricordato come talvolta gli attacchi più duri alla sua amministrazione sono arrivati da Antonio Vinci. Infine la chiusura al commissario Venuti: “Noi non operiamo alcuna scomunica. Tuttavia dentro un partito ci si sta se si condividono le proposte politiche. Intendo incontrare tutto il gruppo dirigente uscente per capire come mi possono dare una mano d’aiuto”.