La crisi del Trapani Basket, scrive l’ex senatore Garraffa: “Tranchida e Antonini cessino le ostilità”

redazione

La crisi del Trapani Basket, scrive l’ex senatore Garraffa: “Tranchida e Antonini cessino le ostilità”

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mercoledì 10 Dicembre 2025 - 18:19

Riceviamo e pubblichiamo una lettera del’ex senatore Vincenzo Garraffa, diretta al sindaco Giacomo Tranchida e al presidente degli Shark, Valerio Antonini, nonchè a tutti gli sportivi e i tifosi granata.

Profondamente amareggiato per il buon nome della mia piccola e splendida Trapani, mortificata da una “diatriba” personale tra chi istituzionalmente di essa dovrebbe esserne il massimo tutore e chi, nel reciproco rispetto dei ruoli, dovrebbe comprendere l’importanza di rappresentare nello sport Trapani e l’intera Sicilia contenendo il proprio Ego nei confini di legittimi interessi personali e comprendendo che le vittorie si costruiscono non soltanto con un’indispensabile capacità economica ma quotidianamente investendo con nobile generosità, anche e forse soprattutto al di fuori di un rettangolo di gioco, in valori e principi che non si comprano ma che si acquisiscono armonizzando non poche S – spirito di servizio, simpatia, signorilità, stima – valori che si esaltano nei Successi.

Seriamente preoccupato per il futuro sempre più minato delle società sportive trapanesi e della Trapani Shark, attuale massima espressione dello sport granata in particolare, mi permetto di rappresentare quanto segue:

Premesso anzitutto che qualunque “guerra” di qualsivoglia natura non ha mai prodotto benessere e trionfi ma ha sempre lasciato sul campo soltanto vittime; altresì che vittime della “guerra drepanitana” – che oggi, evitando di definirla diversamente onde non suscitare permalosi risentimenti, preferisco connotarla come “diatriba politico-sportiva ” – è Trapani e la sua meravigliosa provincia, la Sicilia, lo Sport ed il Basket in particolare; inoltre che vittime incolpevoli sono i circa 3.500 abbonati, gli oltre 5.000 sportivi che determinano quasi sempre il sold out del Pala Daidone e le non poche centinaia di tifosi che seguono in ogni trasferta, in Italia ed in Europa, la squadra del cuore incitandoli col loro tifo caldo, corretto e rumoroso; ancora che altrettanto incolpevole vittima è un gruppo di “uomini veri” – Staff tecnico e societario, Splendidi atleti – che, in condizioni di sempre crescenti difficoltà e disagi, onora Trapani con indiscussa professionalità, con apprezzato impegno e con prestigiosi successi tenendo alto il vessillo granata e meritando la stima e l’apprezzamento di tutti ed in tutti i palazzetti dello sport italiani ed europei; infine che alla storia si può passare per sacrosanti meriti riconosciuti o per deprecabili demeriti.

Precisato al solo fine di evitare mediocri strumentalizzazioni che non ritengo di entrare nel merito e nella pesatura delle ragioni e, soprattutto, delle responsabilità personali ed istituzionali addebitabili ai contendenti della “guerra depranitana” così impegnati nel vano quanto sciocco e disdicevole tentativo di prevaricare, forse anche meglio di annichilire, il nemico da abbattere, mi permetto di suggerire a costoro di spendere le loro migliori energie per servire Trapani e non per servirsi di Trapani per fini poco nobili ed arrogantemente egoistici.

Tutto ciò premesso, ritenuto e considerato, prima che sia troppo tardi mi permetto con estrema umiltà di fare appello:

Al Sindaco di Trapani Giacomo Tranchida ed al Presidente della Trapani Shark Valerio Antonini affinché cessino le ostilità che da oltre un anno stanno solamente ad indicare un opinabile spessore istituzionale e personale, dedicandosi a dimostrare, al contrario il loro amore per Trapani, la sua magnifica provincia e l’intera Sicilia, per lo Sport e per il basket in particolare.

Agli sportivi ed ai magnifici tifosi granata, e non solo ai 3.500 abbonati, a quanti dalle Alpi alle Piramidi vanno a sostenere in tutti i palazzetti dello sport la nostra squadra rivolgo l’invito a far sentire con ancor maggiore calore il loro sostegno invitandoli a non esporre striscioni ingenerosi quanto meschini ed oltraggiosi che mortificano la signorilità e la correttezza che tutti ed ovunque hanno sempre riconosciuto al tifo granata.

A tutti mi permetto di suggerire di seppellire l’ascia di guerra, di fumare il calumet della pace e, soprattutto, di stringersi e di sostenere questo magnifico gruppo di “uomini veri” che sta onorando Trapani dimostrando, malgrado tutto, il proprio ammirevole spessore etico, comportamentale, professionale e sportivo, il proprio attaccamento alla maglia.

Col cuore in mano e col coltello tra i denti a tutti dico: Forza Trapani!

Vincenzo Garraffa

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