La Federazione Provinciale del Partito della Rifondazione Comunista di Trapani esprime profonda preoccupazione per l’approvazione in Parlamento della cosiddetta “riforma Nordio” sulla Magistratura, soprattutto in merito alla separazione delle carriere tra organo giudicante e organo requirente, definendola un insieme di norme che minano l’indipendenza dei giudici e che appaiono “vendicative e punitive nei confronti di chi ha svolto il proprio dovere”. Secondo il PRC, la rapidità con cui la riforma è stata approvata e il suo contenuto segnano una deriva autoritaria che colpisce al cuore i principi della Costituzione repubblicana. “Queste norme – si legge nella nota della Federazione – erano già presenti nel ‘Piano di Rinascita’ di Licio Gelli e della Loggia P2, definito eversivo dalla commissione parlamentare d’inchiesta. Oggi, a distanza di decenni, tornano pericolosamente in auge sotto nuove vesti”.
Critiche a Nordio e Meloni: “Segnali inquietanti”
La Federazione trapanese di Rifondazione sottolinea con allarme le parole del ministro Carlo Nordio, che dopo il voto al Senato ha liquidato le critiche dell’opposizione come “la solita litania”, aggiungendo di aver già risposto “in interviste TV”. “Parole che – denuncia il PRC – esprimono un disprezzo verso il Parlamento e verso il confronto democratico, valori che dovrebbero invece ispirare ogni riforma delle istituzioni”. Non meno preoccupante, secondo il partito, l’atteggiamento della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che dopo il parere negativo della Corte dei Conti sul Ponte sullo Stretto ha dichiarato che “la Corte va riformata”. “Un tono – sottolinea Rifondazione – che appare quasi minaccioso e che si inserisce nel quadro di una strategia di sottomissione della Magistratura al potere esecutivo, al fine di piegarla agli interessi della politica”.
“In gioco la Costituzione nata dalla Resistenza”
Per la Federazione Provinciale del PRC di Trapani, quanto sta accadendo non è una semplice riforma tecnica, ma un vero e proprio processo di smantellamento dei valori costituzionali. “È in corso – afferma il partito – un tentativo di stravolgere la Costituzione nata dalla Resistenza, mettendo in discussione la separazione dei poteri e l’autonomia della Magistratura, pilastri della nostra democrazia”. Rifondazione annuncia una mobilitazione capillare in vista del referendum che dovrà pronunciarsi sulla riforma, definendolo “una grande battaglia per salvare l’indipendenza dei giudici e la Costituzione stessa”.
Nascono i Comitati per il NO in provincia di Trapani
La Federazione del PRC si dice già pronta a promuovere in ogni comune della provincia la nascita dei Comitati per il NO, con l’obiettivo di informare i cittadini e costruire una risposta popolare all’offensiva governativa. “Ci impegneremo in ogni territorio – conclude la nota – per difendere la democrazia, la libertà e la giustizia. Dire NO a questa riforma significa dire SÌ alla Costituzione e ai valori antifascisti su cui si fonda la Repubblica“.