In occasione del trentennale della Riserva Naturale Orientata delle Saline di Trapani e Paceco, il WWF Italia accende nuovamente i riflettori su un tema cruciale per il futuro ambientale e socio-economico del territorio: l’istituzione del Parco Nazionale delle Isole Egadi e del litorale trapanese, una previsione normativa risalente al 2008 ma mai attuata. Mercoledì 15 ottobre, alle ore 17, presso il Museo Regionale “Agostino Pepoli” di Trapani, si terrà un incontro pubblico promosso dal WWF, durante il quale verrà illustrata la proposta aggiornata per la creazione del Parco. All’evento parteciperà anche il Presidente nazionale dell’associazione Luciano Di Tizio, a sottolineare l’importanza strategica dell’iniziativa per l’intero sistema delle aree protette italiane.
La breve storia del Parco
Il Parco Nazionale, formalmente istituito nel 2007, rappresenterebbe un punto di svolta per il rilancio di un modello di sviluppo sostenibile, fondato sulla tutela della biodiversità e sulla valorizzazione ecoturistica del territorio. Secondo il WWF, un’area protetta di questo tipo permetterebbe non solo di proteggere l’inestimabile patrimonio naturalistico delle Egadi e della costa trapanese, ma anche di contrastare fenomeni come l’overtourism e il degrado ambientale, promuovendo invece interventi coerenti con le direttive europee in materia di conservazione. A sostenere il progetto anche Legambiente, oltre a numerose realtà locali e nazionali del mondo ambientalista. Tuttavia, la strada verso l’attuazione si presenta ancora in salita.
La bocciatura
Lo scorso agosto la decisione del Consiglio Comunale delle Isole Egadi che ha respinto per la seconda volta la proposta di istituzione del Parco. Una scelta che il CAI definisce come espressione di “un individualismo isolano esasperato, una visione miope sul potenziale dell’ecoturismo sostenibile e l’incapacità di fare rete con le altre amministrazioni locali della costa trapanese”. Il mancato avvio del Parco, a distanza di quasi vent’anni dalla sua formale istituzione, rappresenta per molti un’occasione mancata di riconversione e rilancio per un’area dal valore naturalistico e culturale unico. Con il rilancio della proposta da parte del WWF, l’auspicio è che si possa finalmente riaprire un dialogo costruttivo tra istituzioni, comunità locali e mondo associativo, per ridare centralità alla tutela dell’ambiente come leva di sviluppo. L’incontro del 15 ottobre sarà dunque un momento cruciale per fare il punto sulla situazione e tracciare una nuova rotta, nel segno della partecipazione e della visione a lungo termine.