Manifestazione di protesta per il carcere di Trapani: “Situazione inaccettabile”

redazione

Manifestazione di protesta per il carcere di Trapani: “Situazione inaccettabile”

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lunedì 15 Settembre 2025 - 10:49

I rappresentanti delle principali sigle sindacali della Polizia Penitenziaria di Trapani – Gaspare D’Aguanno (Sappe), Manlio Pisciotta (Sinappe), Fausto Caruso (Osapp), Vito La Torre (UilPa), Arcangelo Poma (Uspp) e Dario Schifano (Fns Cisl) – hanno annunciato per domani, martedì 16 settembre alle ore 16.30, un’assemblea con tutto il personale presso la sala teatro del carcere “Pietro Cerulli” di Trapani. Durante l’incontro saranno illustrate le modalità organizzative della manifestazione di protesta prevista per venerdì 19 settembre alle ore 16.30, volta a denunciare le gravi criticità che affliggono da anni l’istituto penitenziario trapanese. “Abbiamo intrapreso questa battaglia sindacale – dichiarano i leader territoriali delle sigle – perché da oltre un decennio l’organico operativo viene falsato dal computo di ben 22 unità di Polizia Penitenziaria che svolgono servizio di scorta e tutela. Questo meccanismo abbassa artificialmente la percentuale di carenza, traducendosi in una minore assegnazione di agenti. Una situazione che, unita al degrado strutturale dell’istituto, all’assenza di un vero reparto isolamento e alla mancanza di un direttore titolare, rende il nostro lavoro sempre più difficile e insostenibile”.

I sindacalisti sottolineano come la questione sia stata già portata all’attenzione delle istituzioni competenti: “Lo abbiamo esposto direttamente il 30 luglio scorso – aggiungono – al Capo e al Vice Capo del DAP, Stefano De Michele e Massimo Parisi, al Capo e al Vice Capo del Personale, Monica Russo e Augusto Zaccariello, nonché al Provveditore Maurizio Veneziano e a Sua Eccellenza il Prefetto di Trapani, nel corso di un incontro ufficiale. In quell’occasione, anche numerosi nostri Segretari Generali e Regionali hanno sostenuto con forza la posizione assunta a livello locale, perché quanto stiamo vivendo non è più accettabile”. La mobilitazione, dunque, prosegue. L’assemblea di domani sarà un momento di confronto e di organizzazione in vista della manifestazione del 19 settembre, che si preannuncia come un segnale forte e unitario per chiedere un intervento immediato e concreto da parte delle istituzioni centrali.

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