Cresce la mobilitazione a sostegno della ong Saving Humans dopo il provvedimento di fermo disposto nei confronti della nave Mediterranea presso il porto di Trapani.
Questo pomeriggio alle 19, cittadini, associazioni, sindacati e sigle politiche si ritroveranno presso l’area portuale trapanese per attivare un presidio cittadino volto a testimoniare la propria vicinanza all’organizzazione non governativa, sanzionata dal governo per aver violato le disposizioni che prevedevano il trasporto di dieci naufraghi fino a Genova (e non nella più vicina Trapani).
Questo l’appello lanciato per promuovere l’iniziativa: “Mentre in Libia si sostiene chi tortura e spara in mare, in Italia si arriva a sanzionare chi compie un atto di umanità: salvare vite. Di fronte a questa ingiustizia non possiamo restare in silenzio. Per questo invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare al presidio che si terrà mercoledì alle ore 19 al Porto di Trapani di fronte La Casina delle Palme, per chiedere la liberazione della nave e la tutela del diritto fondamentale al soccorso in mare. La Mediterranea rappresenta un presidio di umanità e solidarietà nel Mediterraneo: fermarla significa colpire chi sceglie di non voltarsi dall’altra parte di fronte alle tragedie che si consumano ogni giorno. Chiediamo con forza che vengano rispettati i principi di diritto internazionale e i valori di umanità su cui si fonda la nostra società civile. Difendiamo la vita, difendiamo chi soccorre. Mercoledì al Porto di Trapani facciamo sentire insieme la nostra voce”.
Ci sarà anche la Cgil: “Mediterranea – dice la segretaria generale Liria Canzoneri – rappresenta un presidio fondamentale di soccorso e non può essere fermata. Così come non possono essere fermate la solidarietà e il senso di umanità nei confronti di chi, in una condizione di debolezza, attraversa disperatamente il mare”.