Assostampa: “La nomina del portavoce del sindaco di Paceco è irregolare”

redazione

Assostampa: “La nomina del portavoce del sindaco di Paceco è irregolare”

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venerdì 11 Luglio 2025 - 11:04

Assostampa Trapani, il sindacato dei giornalisti, interviene duramente in merito alla decisione del sindaco di Paceco Aldo Grammatico, di affidare l’incarico di portavoce dell’Amministrazione a Giuseppe Sergi. E per un motivo specifico: “E’ con disappunto che in spregio a qualsiasi norma e disposizione di legge, che questo sindacato unitario dei giornalisti, riscontra come l’informazione pubblica in questa provincia venga utilizzata per meri scopi di propaganda politica dell’organo di vertice dell’ente. Oggi l’ennesimo caso, con il sindaco del comune di Paceco, Aldo Grammatico, che oggi ha emanato il decreto ‘Conferimento incarico di portavoce dell’amministrazione ai sensi dell’art. 7 legge n. 150/2000 al dott. Sergi Giuseppe‘”. Il primo cittadino in pratica, secondo Assostampa, ha affidato l’incarico a un non giornalista. E fin qui nulla a che dire, considerato che dal 2021 con legge regionale è stato soppresso per la figura di portavoce del sindaco l’obbligo dell’iscrizione all’Ordine dei giornalisti. E ciò precisamente da quando il sindaco di Marsala ha nominato il suo portavoce non iscritto all’Ordine come allora previsto dalla legge regionale cosa che scatenò polemiche e revoche. Pochi giorni dopo però, l’Ars approvò un emendamento che abolì l’iscrizione all’Ordine per i portavoce dei sindaci.

Ma come recita la direttiva n.22/2022 dell’Assessorato regionale alle Autonomie locali “Il portavoce, cui la norma non richiede l’iscrizione all’Ordine dei giornalisti, non può pertanto, in alcun caso, svolgere le funzioni previste dalla legge per l’ufficio stampa”. Ma ovvero, per l’appunto, di portavoce del primo cittadino. Come poi prescritto dall’art. 9 della L.r n. 5 del 17.2.2021, il portavoce in Sicilia si configura tra gli esperti del sindaco e quindi non può svolgere funzioni proprie di uffici dell’amministrazione, come è invece l’ufficio stampa di un comune.

Nel decreto di Grammatico viene scritto che si tratta in sostanza di una figura innovativa che coniuga un’elevata competenza professionale e pertanto retribuita a beneficio dell’incaricato con una indennità mensile pari a euro 700 oltre Iva – dice la segreteria di Assostampa -. Ma, mentre la legge prevede esclusivamente per il portavoce del sindaco compiti di diretta collaborazione ai fini dei rapporti di carattere politico-istituzionale con gli organi di informazione, Grammatico richiede oltre ai compiti di supporto alle attività di comunicazione del primo cittadino, anche il compito di collaborare alla gestione della comunicazione istituzionale dell’Ente, ivi compresa la pubblicazione e l’aggiornamento dei contenuti informativi sulle pagine ufficiali del Comune (social network, canali digitali), nel rispetto dei principi di trasparenza, imparzialità e continuità amministrativa. Insomma, tutta una serie di attività di informazione, per la stessa legge 150/2000 di competenza esclusiva dell’ufficio stampa“.

Inoltre il richiamato art. 7 della legge 150/2000 recita che “il portavoce, incaricato dal medesimo organo, non può, per tutta la durata del relativo incarico, esercitare attività nei settori radiotelevisivo, del giornalismo, della stampa e delle relazioni pubbliche”. Quindi Assostampa, se non opteranno per un solo incarico, denuncerà amministratori e soggetti che manterranno altri incarichi di informazione e comunicazione con privati e/o P.A. in costanza di incarico.

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