Ci vuole una piattaforma di proposte per rilanciare e tutelare il comparto vitivinicolo siciliano. Ed è da qui che è stata sottoscritta giovedì un’intesa dal Vescovo di Mazara del Vallo, Monsignor Angelo Giurdanella, insieme al presidente del Libero Consorzio dei Comuni del Trapanese, Salvatore Quinci, e a Giampaolo De Vita dell’associazione “I Guardiani del Territorio”. L’incontro si è tenuto presso il Santuario Santo Padre delle Perriere di Marsala, promosso dal Vescovo con l’Ufficio diocesano per i problemi sociali e il lavoro, diretto da don Francesco Fiorino. Presenti all’assemblea anche diversi sindaci del territorio e i deputati regionali Cristina Ciminnisi e Dario Safina. Monsignor Giurdanella ha sottolineato come oggi i vitivinicoltori si trovino in gravi difficoltà: «Non basta più ascoltare, occorre unire le forze e avanzare proposte concrete».
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Agricoltore, un settore in crisi
Durante l’incontro, Antonio Parrinello ha fatto il punto sulla situazione critica del settore nella provincia di Trapani, segnata da crisi globali dal 2020, dalla peronospora (2023 e 2025), dalla siccità storica del 2024 e da una scarsa attenzione da parte della Regione, evidenziata – tra l’altro – dall’esclusione della viticoltura dalla misura 23 del PSR Sicilia. Questa esclusione è stata definita nella piattaforma come una vera e propria “ingiustizia”. Tra le voci autorevoli intervenute, anche Dino Taschetta, presidente della cantina “Colomba Bianca”, che ha invocato un cambio di rotta: «La direzione attuale non funziona». Sulla stessa linea Giuseppe Bursi, presidente di “Settesoli”, che ha ribadito la necessità di progetti concreti da sostenere con il supporto della politica.
I punti della “piattaforma”
La piattaforma, firmata anche da 60 vitivinicoltori, individua alcune priorità strategiche:
- Inclusione della viticoltura nella misura 23 del PSR Sicilia
- Erogazione immediata dei ristori per i danni da peronospora 2023
- Ristrutturazione dei debiti delle aziende agricole e cantine sociali
- Creazione di un fondo regionale di garanzia per l’accesso al credito
- Incentivi al ricambio generazionale
- Riduzione del nanismo aziendale
- Piano regionale per la gestione efficiente e stabile delle risorse idriche
Il documento include anche interventi mirati per il comprensorio irriguo della diga Trinità e si chiude con un appello deciso: «Non servono parole, ma azioni concrete e misure immediate per affrontare l’emergenza».