“Il Pattinodromo è agibile, punto. E dire il contrario è un atto di disinformazione irresponsabile, che getta fango sul lavoro di un’intera amministrazione e mina la fiducia dei cittadini nelle istituzioni”. Così, senza esitazioni, l’assessore allo Sport del Comune di Trapani, Emanuele Barbara, ha risposto alle accuse piovute dall’opposizione e rilanciate a più voci nel dibattito cittadino. Il nodo del contendere? Un “quasi” pronunciato in Consiglio comunale, durante la risposta all’interrogazione del consigliere Salvatore Daidone sull’agibilità del Pattinodromo, inaugurato pochi giorni fa in occasione dei Campionati italiani assoluti. Quel “quasi” ha avuto la forza di una miccia. E ha acceso un incendio politico. Ma Barbara, con tono deciso e toni tecnici alla mano, rimette in ordine i fatti: “Il certificato di agibilità n. 1723 del 2022 è pienamente valido. È firmato dall’ingegnere Orazio Amenta e controfirmato dal responsabile del procedimento, l’architetto Salvatore D’Angelo. L’impianto è agibile. Affermare il contrario significa dire il falso, e su questo l’Amministrazione non intende transigere”.
Il caso
A disinnescare il caso esploso sui social è la precisazione tecnica dell’assessore. Il “quasi” riguardava due certificazioni: una prova di carico della tribuna e la SCIA antincendio, entrambe già affrontate. “La prova di carico ha validità decennale. Il collaudo tecnico-amministrativo dell’impianto, firmato dall’ingegnere Francesco Ala il 21 settembre 2022, include anche la tribuna. Se si è ritenuto – probabilmente in buona fede – che quel collaudo fosse sufficiente, oggi si agisce per maggiore trasparenza: abbiamo chiesto ai Vigili del Fuoco di eseguire una nuova prova ufficiale, nei tempi da loro stabiliti”, dichiara Barbara. E sulla SCIA antincendio? “Era stata inizialmente omessa, ma è stata regolarmente depositata prima dello svolgimento del Campionato. Nulla è stato lasciato al caso, e chi parla di pericoli mente deliberatamente o non sa di cosa parla”.
Le polemiche intorno al Pattinodromo
Le parole più dure, però, Barbara le riserva a chi – a suo dire – ha voluto cavalcare l’onda del sospetto per guadagnare visibilità. “È vergognoso speculare con due associazioni sportive che lavorano da anni sul territorio. Hanno cercato di seminare terrore tra le famiglie, dicendo: ‘Non portate i vostri figli, il Pattinodromo è pericoloso’. Questo non è fare opposizione. Questo è fare terrorismo”. E affonda il colpo: “Chi oggi punta il dito, ieri aveva responsabilità che non ha mai onorato. Governare è difficile. Chi oggi si erge a paladino della sicurezza non sarebbe in grado nemmeno di gestire l’apertura di un campo di bocce. Ma gettare discredito è più facile che costruire”. L’assessore elenca anche il percorso amministrativo seguito: la Commissione comunale di vigilanza sui pubblici spettacoli, da lui presieduta e composta da tecnici del Comune, Vigili del Fuoco, ASP e Polizia Municipale, ha espresso parere favorevole allo svolgimento delle gare il 3 giugno scorso, dopo aver acquisito tutta la documentazione richiesta. Compresa la verifica dell’impianto elettrico e la messa a terra, anch’essa contestata ma “pienamente documentata”. E non solo.
Investimenti per la struttura
Barbara ricorda i recenti investimenti: “50.000 euro spesi per migliorie all’impianto di illuminazione e al sistema elettrico, ulteriore prova – dice – della volontà dell’Amministrazione di consegnare un impianto moderno, funzionale e sicuro”. Infine, l’assessore annuncia una linea dura: “Chi diffonde informazioni false e allarmistiche sarà denunciato. Politici, dirigenti sportivi, cittadini. La libertà di parola non significa licenza di diffamare. L’Amministrazione tutelerà la propria immagine e, soprattutto, quella della città”. Il Pattinodromo è tornato a vivere, ospitando gare di rilievo nazionale. Ma, come spesso accade a Trapani, dietro lo sport si nasconde la politica. E, in questo caso, il confronto tecnico si è trasformato in una battaglia di parole, accuse e controaccuse, dove un “quasi” ha rischiato di diventare un macigno.