Perseguono e molestano ex mogli e fidanzate, 8 ‘ammonimenti’ in Provincia di Trapani

redazione

Perseguono e molestano ex mogli e fidanzate, 8 ‘ammonimenti’ in Provincia di Trapani

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mercoledì 18 Giugno 2025 - 13:36

Il fenomeno della violenza di genere è ben presente anche nei territori trapanesi e ci sono riscontri fattivi sul versante del contrasto, nonostante i casi di cronaca molto tragici che ogni giorno arrivano da più parti d’Italia e non ultimo da Castelvetrano dove Francesco Campagna ha ucciso Mary Bonanno, sua moglie, mentre erano in casa, per poi gettarsi dal balcone. Sei provvedimenti di ammonimento del Questore sono stati emessi nei confronti di soggetti, tutti residenti in comuni della provincia di Trapani, per atti persecutori commessi ai danni delle mogli dalle quali non erano riusciti ad accettare la separazione. Un settimo ammonimento è stato emesso per condotte di violenza domestica poste in essere da un trapanese nei confronti della convivente, consistite in comportamenti offensivi, minacciosi e violenti posti in essere anche in presenza dei figli minorenni.

Cos’è l’ammonimento del Questore?

L’ammonimento consiste nell’intimazione, rivolta dal Questore all’autore delle condotte, ad astenersi dal commettere ulteriori atti di molestia, minaccia, violenza o intrusione nella vita altrui. Il destinatario del provvedimento viene invitato, inoltre, a partecipare ad un percorso sulla consapevolezza del disvalore sociale e penale delle sue condotte e a recarsi presso centri specializzati presenti sul territorio. Si tratta di un provvedimento amministrativo, preordinato a che gli atti persecutori posti in essere contro la persona non siano più ripetuti e non cagionino esiti irreparabili; dunque, il provvedimento di ammonimento assolve ad una funzione tipicamente cautelare e preventiva, in quanto teso a evitare che le azioni sanzionate persistano e provochino danni irrimediabili. La procedura inizia con la presentazione di una segnalazione da parte della vittima alle autorità competenti, tipicamente alla questura locale.
È bene specificare che l’ammonimento non può essere attivato nel caso in cui la persona offesa abbia già presentato la querela; la segnalazione deve essere supportata da elementi probatori che attestino la natura persecutoria dei comportamenti subiti. Il Questore, assunte se necessario informazioni dagli organi investigativi e sentite le persone informate dei fatti, nel caso ritenga fondata l’istanza, convoca e ammonisce oralmente il soggetto nei cui confronti è stato richiesto il provvedimento, invitandolo a tenere una condotta conforme alla legge e redigendo processo verbale. Copia del processo verbale è rilasciata al richiedente l’ammonimento e al soggetto ammonito. Il questore valuta l’eventuale adozione di provvedimenti in materia di armi e munizioni. L’ammonimento può essere emesso quando vi sono elementi sufficienti a ritenere che una persona stia compiendo atti idonei a costituire il reato di stalking, come definito dall’articolo 612-bis del Codice Penale. Per l’attivazione di questo strumento, non è necessario attendere la configurazione piena del reato, ma è sufficiente la presenza di comportamenti che, per intensità, modalità e persistenza, possano indurre uno stato di ansia o paura nella vittima, o costringerla a modificare le proprie abitudini di vita. Chi riceve l’avviso di convocazione, dovrà presentarsi entro il termine stabilito (in genere, quindici giorni) per essere sentito. Ha diritto di prendere visione dell’istanza di ammonimento e di depositare una memoria scritta e altri documenti idonei a discolparsi.

39enne molesta l’ex fidanzata anche sul lavoro

L’ultimo ammonimento pochi giorni fa nei confronti di un giovane che continuava a molestare l’ex fidanzata, anche sul luogo di lavoro, coinvolgendo anche gli stessi colleghi della donna. Lo stesso aveva inscenato scatti di gelosia, con ripetuti appostamenti sotto l’abitazione e l’invio di numerosi messaggi e telefonate anche in orario notturno, minacciandola anche verbalmente. La donna, ancora spaventata ed impaurita, si è confidata con gli operatori della Polizia di Stato rivelando loro il comportamento aggressivo e violento dell’uomo nei suoi confronti. La rapida istruttoria svolta dalla Divisione Anticrimine è culminata con l’adozione, da parte del Questore, di un ammonimento a carico del 39enne per condotte persecutorie. Con i provvedimenti al momento “solo in parola” – e si spera che non restino solo tali – il Questore ha diffidato i soggetti ad avere un comportamento conforme a legge e ad astenersi dal compiere ulteriori atti persecutori ai danni delle vittime o di terzi ad esse in qualche modo legati, a pena di più gravi conseguenze.

Tutte le vittime, dopo periodi più o meno lunghi in cui hanno subito vessazioni, sono riuscite a trovare il coraggio di ribellarsi e di rivolgersi alle Forze dell’Ordine raccontando la loro situazione. “Sempre più donne si rivolgono con fiducia alla Polizia di Stato ed in alcune occasioni i provvedimenti sono stati emessi anche d’iniziativa senza la collaborazione delle vittime. Nei loro riguardi rimane alta l’attenzione da parte dell’intera rete di protezione e da parte della Polizia di Stato per fornire ogni necessaria assistenza”, fanno sapere dalla Questura di Trapani.

Le ulteriori conseguenze dell’ammonimento del questore

L’ammonimento del questore potrebbe inoltre comportare altre conseguenze di tipo indiretto, come ad esempio, in primo luogo, l’ammonimento rende procedibile d’ufficio il reato di stalking. Inoltre, in caso di condanna a seguito di processo, la pena è aumentata nei confronti di colui che aveva subito l’avvertimento del Questore. Altresì, la persona ammonita potrebbe facilmente vedersi sospesa o revocata la licenza di porto d’armi, in quanto la condotta (presunta) dello stalking farebbe venir meno in capo al soggetto ammonito i requisiti della buona condotta e dell’affidamento di non abusare delle armi, per legge imprescindibili ai fini della titolarità di una licenza del genere. Per quanto riguarda la sorte delle armi detenute, spetta al Prefetto, informato dal questore del provvedimento di ammonimento, valutare se adottare o meno il provvedimento di divieto di detenzione armi nei confronti del soggetto ammonito. L’ammonimento non incide sulla fedina penale, ma se non revocato rimane agli atti dell’autorità di pubblica sicurezza.

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