Dal 5 al 7 giugno 2025, Marsala ha ospitato il “Festival dell’Impegno contro le Ingiustizie”, un evento dedicato alla memoria del giornalista investigativo Tancredi Tarantino, figura emblematica della lotta contro le multinazionali e strenuo difensore dei diritti dei popoli indigeni. Nella suggestiva cornice del Baluardo Velasco, in Via Bottino, si sono susseguiti incontri, dibattiti e concerti che hanno saputo coinvolgere, emozionare e mobilitare un pubblico numeroso e partecipe.
Giovedì 5 giugno – Multinazionali e resistenza
Il festival ha aperto i battenti con un momento di forte impatto emotivo: la presentazione del libro “Tancredi e i custodi della terra contro le multinazionali”, curato da Salvatore Inguì. Un Baluardo gremito ha accolto con grande commozione e partecipazione questo omaggio a Tancredi Tarantino, giornalista marsalese scomparso prematuramente, che ha dedicato la sua vita professionale alla difesa degli ultimi e alla denuncia degli abusi del potere economico. Il pubblico ha seguito con attenzione e commozione, sottolineando con lunghi applausi i passaggi più toccanti. Il ricavato della vendita del libro sarà interamente devoluto al “Dormitorio Serviamo Te”, una struttura che accoglie persone in difficoltà economiche e senza fissa dimora, ribadendo così il legame profondo tra memoria, impegno civile e solidarietà concreta. A seguire, un intenso dialogo tra i giornalisti Vincenzo Figlioli (itacanotizie) e Antonio Tricarico dell’associazione ReCommon ha messo a fuoco le dinamiche di sfruttamento delle multinazionali e la resistenza dei popoli indigeni, con testimonianze dirette e documentate che hanno suscitato forti reazioni e stimolato un acceso dibattito tra i presenti. La serata si è conclusa con il concerto del gruppo “Gli Asfodeli”, che ha incantato il pubblico con un repertorio ricco di sonorità mediterranee e testi impegnati.
Venerdì 6 giugno – Costruire la pace
La seconda giornata del festival è stata dedicata ai processi di pace in Colombia. L’incontro, moderato da Marco Saladino, ha visto il coinvolgimento di Mattia Marzorati, del Corpo Non Violento di Pace “Operazione Colomba”, e Sabrina Drago, attivista e cooperante internazionale. Entrambi hanno condiviso esperienze di vita e lavoro sul campo, offrendo un racconto autentico e toccante delle difficoltà ma anche delle speranze che animano le comunità colombiane impegnate nella ricostruzione sociale post-conflitto. Il pubblico ha risposto con grande attenzione, contribuendo a creare un clima di scambio profondo e partecipato. La serata si è conclusa con l’esibizione emozionante di Giana Guaiana e Bruna Perraro, che hanno proposto brani originali ispirati ai temi della pace e dei diritti umani.
Sabato 7 giugno – Colpevoli di salvataggio
Il terzo e ultimo giorno del festival ha affrontato il delicato tema del diritto all’accoglienza, tra etica e legislazione. Il dialogo tra Salvatore Inguì e Alessandra Sciurba, docente dell’Università di Palermo e attivista per i diritti umani, ha scosso le coscienze dei presenti con riflessioni lucide e appassionate sulla criminalizzazione della solidarietà e sull’urgenza di un nuovo approccio politico e umano al fenomeno migratorio. Il momento musicale conclusivo, affidato al gruppo “CrisPeace”, ha trasformato il Baluardo Velasco in un luogo di festa, con brani coinvolgenti, chiudendo il festival con un messaggio di speranza, unità e impegno condiviso.
Un festival vivo, partecipato e necessario
Il “Festival dell’Impegno contro le Ingiustizie” ha dimostrato quanto sia forte, anche a livello locale, il desiderio di confronto, conoscenza e partecipazione. La grande affluenza di pubblico in tutte e tre le giornate – composta da giovani, attivisti, docenti, cittadini comuni – ha testimoniato l’attualità e la rilevanza dei temi trattati. La manifestazione ha saputo unire riflessione e cultura, denuncia e proposta, memoria e futuro. Un grande successo non solo in termini numerici, ma soprattutto per la qualità dei contenuti e l’intensità delle emozioni condivise. Un successo che rende onore alla figura di Tancredi Tarantino e che getta le basi per un futuro in cui l’impegno contro le ingiustizie continui ad essere al centro del dibattito pubblico.




























