Tesori dal Blu, le voci delle istituzioni da Mazara: “Siamo tutti responsabili del Mediterraneo”

Luca Di Noto

Tesori dal Blu, le voci delle istituzioni da Mazara: “Siamo tutti responsabili del Mediterraneo”

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mercoledì 04 Giugno 2025 - 07:11

Mazara del Vallo si è confermata snodo centrale del Mediterraneo grazie alla seconda edizione di “Tesori dal Blu”, l’iniziativa promossa dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste insieme al Comune. Tre giorni di incontri e confronti sulla pesca, la sostenibilità e il ruolo strategico del Mediterraneo come spazio di cooperazione tra Paesi, culture e settori produttivi. L’evento, partito il 29 maggio e culminato con l’assemblea ministeriale del giorno successivo, ha ospitato delegazioni da alcuni Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum, un’occasione, questa, per gettare le basi di una governance condivisa sulla pesca e sulle risorse marine, tema sempre più urgente di fronte alla crisi climatica e alla pressione antropica sugli ecosistemi.

Ad aprire i lavori, nella storica Aula consiliare del Comune di Mazara, sono stati il Sottosegretario di Stato con delega alla Pesca Patrizio La Pietra e il Sindaco Salvatore Quinci, seguiti dagli interventi di ministri e alcuni rappresentanti istituzionali esteri. Presente anche il Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare Nello Musumeci, mentre il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha inviato un contributo in videocollegamento, non potendo presenziare per altri impegni istituzionali. Nel corso della giornata si sono alternati momenti istituzionali, approfondimenti tecnici e confronti tra e con esperti del settore. Ampio spazio è stato dato alla valorizzazione delle filiere, alla tracciabilità del pescato, all’innovazione e alla necessità di proteggere la biodiversità mediterranea attraverso una gestione integrata. Tra i relatori, anche il Direttore generale della Pesca Riccardo Rigillo, il responsabile FAO per la pesca nel Mediterraneo Mohamed Atmani, la biologa e divulgatrice Valentina Tepedino, l’esperto di acquacoltura Alberico Simioli e rappresentanti di Assoittica e Slow Food. Attività che sono proseguite anche sabato 31 maggio al Teatro Garibaldi, dove si è tenuto un confronto diretto con le marinerie, in presenza del Sottosegretario La Pietra e delle istituzioni locali. Un evento di respiro internazionale, in cui Mazara si propone non solo come capitale italiana della pesca, ma anche e soprattutto come crocevia del dialogo euromediterraneo, alla ricerca di politiche comuni, per un futuro in cui il mare sia fonte di vita, reddito e cooperazione.

Mazara al centro del Mediterraneo del dialogo e della cooperazione

Le dichiarazioni emerse a Mazara del Vallo durante la seconda edizione di “Tesori dal Blu” hanno tutte un leitmotiv, raccontano tutte una volontà comune: trovare regole condivise per una pesca sostenibile, superando le tensioni e promuovendo la cooperazione tra i Paesi mediterranei. Il Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare Nello Musumeci, intervenuto durante il convegno internazionale, ha richiamato tutti alla responsabilità: “Basta conflitti tra pescatori. È tempo di cooperare. Il Mediterraneo è uno dei mari più sovrasfruttati al mondo. Dobbiamo adottare un modello sostenibile, con regole comuni. Nessuno Stato può pensare di agire da solo”. Musumeci ha inoltre annunciato che entro fine anno sarà presentato un nuovo Piano nazionale dei porti e ha invitato il governo a riflettere sulle Zone Economiche Esclusive (ZEE): “In Italia sono state sempre un argomento tabù. La ZEE consente lo sfruttamento razionale delle risorse del mare, ma anche grande responsabilità gestionale all’interno delle 200 miglia. Con alcuni Paesi non è stato possibile trovare l’intesa. Ci abbiamo provato nel 2015 e nonostante la legge 14/2021 abbia istituito in Italia la ZEE, questa di fatto non è stata mai proclamata. Gli accordi sono stati conclusi soltanto con la Croazia e con la Grecia. Con le altre nazioni frontaliere abbiamo già avviato una trattativa, sperando di trovare la giusta interlocuzione con gli altri Paesi. Sono convinto che rimandare il tema non serva, dobbiamo pensare ai nostri pescatori, bisogna guardare avanti con rinnovato ottimismo”. E infine un plauso alla città che ha ospitato la manifestazione: “Questo evento non solo riconsacra Mazara del Vallo come il cuore pulsante del Mediterraneo. Mazara è il tempio dell’incontro felice tra le comunità straniere e quella italiana, qui l’integrazione ha anticipato di decenni il dibattito nazionale. Bisogna chiaramente saperci mettere buona volontà, quello che è stato fatto oggi e che continueremo a fare nelle prossime settimane – conclude Musumeci – costituisce davvero un esempio concreto di impegno”.

Confronto Italia-Tunisia

In videocollegamento da Roma, il Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida ha ribadito il cambio di passo del governo sul settore: “La pesca non è sacrificabile. I pescatori sono i primi ambientalisti. Abbiamo avviato una rivoluzione culturale ed economica: stiamo equiparando pescatori e agricoltori, garantendo accesso a fondi e incentivi.” Lollobrigida ha inoltre elogiato Mazara come “simbolo positivo del Mediterraneo che dialoga e lavora”. Il Sottosegretario di Stato con delega alla Pesca, Patrizio La Pietra, ha voluto fortemente la manifestazione: “Mazara è il cuore del sistema pesca italiano. Da qui parte un percorso per valorizzare il lavoro dei pescatori, migliorare le regole e confrontarci con chi condivide lo stesso mare”. Nel corso del suo intervento, inoltre, La Pietra ha anche preannunciato nuovi strumenti di valorizzazione del pescato e un rilancio del dialogo internazionale sulla sicurezza in mare. Molto apprezzate anche le voci dei ministri esteri presenti. Il ministro delle Risorse Marine libico Adel Sultan ha definito la pesca “strategica per la sicurezza alimentare”.

Il ministro dell’Agricoltura tunisino Ezzeddine Ben Cheikh ha chiesto una convergenza normativa sulle regole della pesca nel Mediterraneo, mentre il ministro della Pesca maltese Anton Refalo ha sottolineato: “Siamo il più piccolo Paese UE, ma siamo grandi sostenitori della cooperazione. Vogliamo pescatori felici e mari in salute”. E anche il sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci, ha promosso l’evento: “Un incontro che ci dà grande reputazione – ha spiegato Quinci –. Siamo orgogliosi di avere qui rappresentanti delle istituzioni e tre Ministri di Paesi dell’area del Maghreb, che insieme a noi convivono in questa parte del Mediterraneo, il Canale di Sicilia. E poi c’è tutto il mondo della pesca italiano, venuto a raccolta a Mazara, riconoscendo alla città un ruolo primario nella pesca e nel Mediterraneo. Ci aspettiamo che vengano tracciate le prospettive per l’imprenditoria della pesca, un settore che sta patendo tanto in questi anni”. Infine, il primo cittadino, ha lanciato un appello “Bisogna Immaginare innovazioni nel settore e come valorizzare il prodotto. Si parla di cambiamento climatico e del fatto che c’è sempre meno pesce, ma il nostro destino non può essere quello di importare migliaia di tonnellate di pesce dall’Asia, con criticità sotto il profilo della qualità e anche della salute per i consumatori. Servono strategie che raccontino che una pesca nel Canale di Sicilia è ancora possibile”.

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