Custonaci verso l’UNESCO, Fonte: “Il nostro paesaggio culturale frutto millenario di natura e civiltà”

Carmela Barbara

Custonaci verso l’UNESCO, Fonte: “Il nostro paesaggio culturale frutto millenario di natura e civiltà”

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domenica 01 Giugno 2025 - 07:02

Un paesaggio dove la natura si fa arte e la storia affiora tra le rocce, le onde e le tradizioni. È con questo spirito che la “Città di Custonaci” si candida a entrare nella lista propositiva nazionale per il Patrimonio Mondiale UNESCO. Il 28 maggio, nella prestigiosa sede del Ministero della Cultura a Roma, verrà presentato il report che sancisce l’avvio di questo importante percorso. Ne abbiamo parlato con il sindaco Fabrizio Fonte, che ci ha raccontato il significato profondo di questa iniziativa e gli sforzi in corso per valorizzare il territorio.

Sindaco, cosa rappresenta per Custonaci l’avvio dell’iter per il riconoscimento UNESCO?

È un passo storico. Con questo progetto vogliamo affermare il valore universale di un territorio in cui la natura e l’uomo convivono e collaborano da millenni. Il paesaggio culturale di Custonaci, secondo le linee guida dell’UNESCO, è una creazione congiunta che testimonia l’evoluzione dell’uomo in un ambiente unico. Monte Cofano, che si erge imponente sul mare, Cornino con la sua tradizione marinara viva e autentica, e la Grotta Mangiapane, che racchiude millenni di vita, lavoro e cultura: tutto questo racconta una storia continua che parte dal Paleolitico e arriva fino ad oggi.

Perché proprio la Grotta Mangiapane ha un ruolo così centrale in questa candidatura?

La Grotta Mangiapane è il cuore simbolico e archeologico di questa proposta. Si tratta di una delle più importanti grotte abitate della Sicilia occidentale, utilizzata senza interruzione dalla preistoria fino agli anni ’50 del Novecento. Al suo interno sono stati condotti studi di rilievo internazionale sia in ambito archeologico che etnoantropologico. Oggi è anche uno spazio musealizzato e luogo di eventi, come il Presepe Vivente, che ogni anno richiama migliaia di visitatori. È un luogo che ha saputo mantenere viva la memoria e la funzione sociale anche in tempi recenti.

Chi sono i partner coinvolti in questo progetto ambizioso?

La candidatura è sostenuta da un’ampia rete di partner, tra cui l’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, il Parco Archeologico di Segesta, l’Università Kore di Enna, il Libero Consorzio Comunale di Trapani, l’Unione dei Comuni Elimo-Ericini, il Distretto Turistico Sicilia Occidentale e il Club per l’UNESCO di Trapani. Si tratta di un lavoro congiunto, basato su rigorosi studi accademici e su una forte visione territoriale condivisa. Vogliamo che Custonaci entri in una dimensione internazionale di tutela e valorizzazione.

Nel frattempo, anche sul fronte infrastrutturale sono in corso interventi importanti…

Stiamo già intervenendo concretamente sul territorio. Sono partiti i lavori di riqualificazione stradale nella Baia di Cornino, grazie a un emendamento dell’On. Bica. Verranno sistemate diverse strade ancora sterrate sul lato ovest della baia e sarà effettuato il rifacimento del manto stradale sul lungomare Cristoforo Colombo. Il progetto prevede anche nuovi collegamenti viari per facilitare l’accesso e la mobilità, migliorando l’accoglienza dei visitatori e la qualità della vita per i residenti.

Guardando all’estate, che tipo di offerta culturale e turistica avete messo in campo?

Il calendario estivo 2025 sarà uno dei più ricchi di sempre. Abbiamo pensato a eventi che sappiano unire tradizione, cultura e intrattenimento: Festa dei Mari (3-6 luglio): quattro giorni dedicati al nostro legame con il mare, tra degustazioni di pesce fresco, concerti sul lungomare e rievocazioni della marineria custonacese. Festa della Madonna Maria SS. di Custonaci (24-27 agosto): la nostra festa religiosa più sentita, con una processione suggestiva, spettacoli, celebrazioni liturgiche e fuochi d’artificio. Premio Riviera dei Marmi (5 settembre): un evento di prestigio che premia personalità di spicco della cultura, dello sport e dell’impegno civile. Un’occasione per celebrare l’eccellenza. Un Tesoro di Borgo (12-14 settembre): un fine settimana per riscoprire il centro storico di Custonaci, con visite guidate, installazioni artistiche, mercatini artigianali e musica live.

Qual è la visione che guida tutto questo lavoro?

Custonaci come luogo d’identità, cultura e accoglienza. La nostra missione è rendere visibile ciò che è sempre stato sotto gli occhi di tutti: un territorio straordinario, autentico, che merita di essere conosciuto, protetto e raccontato. Questa candidatura all’UNESCO è solo l’inizio di un cammino più ampio, virtuoso e condiviso. Vogliamo che Custonaci non sia solo una meta turistica, ma una destinazione culturale viva, sostenibile e capace di dialogare con il mondo.

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