Sanità, DC Mazara: “Rassicurazioni su Pediatria e Radioterapia all’Abele Ajello”

Luca Di Noto

Sanità, DC Mazara: “Rassicurazioni su Pediatria e Radioterapia all’Abele Ajello”

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sabato 31 Maggio 2025 - 06:30

Nei giorni scorsi presso la sede dell’Asp di Via Mazzini a Trapani si è svolto un incontro informale tra il Commissario della DC di Mazara del Vallo, Vito Gancitano, la consigliera comunale DC Vita Ippolito, il referente DC Francesco Stabilino e il Direttore Generale pro-tempore dell’Asp di Trapani, il dottor Danilo Palazzolo. I temi affrontati hanno interessato i problemi legati all’ospedale e le criticità legate al reparto di Pediatria e alla Rianimazione. “Un incontro molto fruttuoso – ci spiega la consigliera comunale Vita Ippolito – C’era una grande apertura da parte di Palazzolo, ma anche da parte nostra ci sono state delle proposte concrete. Spesso all’Asp si va a rinvendicare. Noi siamo andati nell’interesse di tutte le strutture sanitarie della provincia e, segnatamente, di quella di Mazara, con proposte concrete. Credo che Palazzolo abbia apprezzato questo approccio concreto e pratico”.

Consigliera, perché questo incontro con Palazzolo?
“Abbiamo chiesto primariamente il rafforzamento della Pediatria, che altrimenti rischierebbe di chiudere. Ci è stato assicurato che vi è una convenzione in atto con il Civico per cui verranno due medici”.

Inoltre, una dottoressa mazarese in pensione avrebbe dato la sua disponibilità per rafforzare il reparto di Pediatria…
“Una notizia al momento ufficiosa, sulla quale stiamo lavorando, perché eviterebbe la chiusura del reparto, perché effettivamente di questo si stava parlando”.

È stato preso qualche impegno da parte dell’ASP?
“Tra le cose primarie, la Rianimazione verrà attivata e la risonanza magnetica presto sarà attiva. Questo ci è stato assicurato. Poi abbiamo fatto delle proposte specifiche, che saranno inviate tramite PEC: abbiamo chiesto il rafforzamento della Radioterapia con uno strumento diagnostico e interventistico allo stesso tempo, la Radioterapia Stereotassica, che va a incidere sul tumore, in particolare le micrometastasi ossee o quelle polmonari. Uno strumento che manca in provincia, tanto che spesso alcuni malati sono costretti ad andare a Verona o Milano. Vorremmo evitare questi viaggi della speranza e abbiamo chiesto che venga inserito nel capitolo, perché si sta per approvare il nuovo bilancio, il fondo per l’acquisto della Stereotassica. Palazzolo è rimasto particolarmente colpito e si è immediatamente attivato”.

E la Radioterapia a Trapani escluderebbe quella presente a Mazara?
“No. Stanno lavorando sull’apertura, ma i tempi non saranno così brevi. In ogni caso verranno mantenute entrambe, questo è stato il presupposto del ragionamento. Il mio pensiero è che per l’oncologia bisognerebbe derogare rispetto alle norme generali perché i malati oncologici non sono sovrapponibili ad altri ammalati, ma hanno fragilità fisiche e psichiche e devono avere la possibilità di curarsi in ogni presidio ospedaliero. Io prevedrei la possibilità di fare chemio e radio in tutte le strutture sanitarie, con una sorta di deroga”.

Quali sono le istanze che vi sono arrivate da parte del personale medico?
“I reparti di Medicina e di Pediatria, in particolare, sono al collasso. E poi in tutti i reparti i medici lamentano che a turno devono andare anche in Pronto Soccorso. La carenza di personale è diffusa in tutti i reparti, questi sono i veri problemi”.

Avete avuto modo di affrontare con Palazzolo il tema dei ritardi negli istologici?
“Non abbiamo fatto delle domande specifiche perché lui sta portando avanti un procedimento disciplinare interno. Palazzolo ci ha assicurato un’indagine seria e rigorosa. È una fase riservata e non sappiamo quali provvedimenti saranno presi, ma chiaramente è una cosa che ci interessa molto. A me in particolare interessa come legale, perché sto seguendo un paziente coinvolto nei ritardi. Stiamo seguendo la vicenda dal punto di vista legale e civile”.

Poco più di un mese fa, il Consiglio comunale aperto sulla Sanità a Mazara. Alle parole è seguito qualche fatto?
“Il Consiglio comunale aperto è stata una sorta di passerella politica dove non si sono concretizzate proposte. Io una proposta concreta l’ho fatta, senza questioni ideologiche, l’applicazione analogica della legge sul tramutamento dei magistrati al tramutamento dei medici. Il vero problema è la mancanza di risorse umane, medici nei reparti. Ho chiesto che si spinga su una riforma, che ovviamente deve prevedere il coinvolgimento del governo nazionale. In quel Consiglio ho sentito solo sterili accuse. I Consigli aperti sulla Sanità non servono”.

L’assenza dell’Asp però ha fatto rumore…
“Credo che Palazzolo non abbia partecipato proprio perché questo tipo di Consiglio comunale non serve. Lui ritiene più importanti le Conferenze di Servizi, mentre in questi Consigli comunali aperti ci sono solo sterili accuse e passerelle”.

Serve meno o più politica nella Sanità?
“Le due cose non si elidono e non si escludono. La politica con la P maiuscola deve guidare le scelte. Ma nel momento dei concorsi e delle nomine, la politica non deve guardare alla mera appartenenza partitica, ma far prevalere i curricula, le competenze e le professionalità di chi va a ricoprire i ruoli cruciali”.

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