Con l’acume del politico navigato e la franchezza di chi non ha nulla da perdere, Camillo Oddo – ex deputato regionale e vicepresidente dell’Assemblea regionale siciliana – demolisce senza mezzi termini la gestione amministrativa di Valderice. In questa intervista, Oddo sferra una dura critica alla variante al Piano regolatore, accusa l’esecutivo di mistificazioni, smaschera i “giochetti” sul porto turistico di Bonagia e liquida come “trasformismo opportunistico” il recente cambio di casacca politica della maggioranza. Uno sfogo lucido e implacabile, che traccia un bilancio a fosche tinte degli ultimi anni di governo cittadino.
La variante al P.r.g. di Valderice è stata definita dall’opposizione “un’occasione mancata”. In che modo ritenete siano state sottovalutate le criticità urbanistiche, come l’edificabilità nella pineta e nel parco suburbano?
L’Amministrazione comunale non ha vigilato, come era suo dovere fare, sul lavoro di pianificazione svolto dall’Urbanista che ha redatto la variante al Pro. Non ha saputo far rispettare le direttive che il Consiglio comunale aveva deliberato all’unanimità. Non si è preoccupata di salvaguardare, da possibili interventi edificatori, la Pineta di San Barnaba e il Parco suburbano di Misericordia. Erano affaccendati a gestire la variante in chiave elettorale. Il Sindaco Stabile e il Presidente del Consiglio Iovino non hanno svolto il loro compito con scrupolo e con la necessaria trasparenza. Preferiscono mistificare dicendo che tutto procede per il verso giusto. Invece le criticità sono serie e le responsabilità enormi. La variante è un disastro anche per le previsioni urbanistiche caotiche e volutamente discrezionali relative anche alle zonizzazioni a “francobollo” che balzano agli occhi in maniera evidente. Per giunta continuano a glissare sulle circa 154 lettere/desiderata di cittadini che per virtù, senza volere essere blasfemi, dello “Spirito Santo” hanno saputo che si poteva scrivere e richiedere il cambio della zonizzazione delle particelle di loro proprietà. E cosa inconcepibile, le lettere sono state inviate al Sindaco e trasmesse al progettista in corso di elaborazione della variante inficiando il procedimento in quanto è palese la violazione delle norme che regolano la materia. Altro aspetto grave è rappresentato dal fatto che, ammesso che ciò era possibile, non hanno ritenuto doveroso avvisare tutti i cittadini per evitare una odiosa disparità di trattamento fra i medesimi. Una vergogna, che vogliono coprire con le falsità che continua a sciorinare Iovino che, per l’ennesima volta, tenta di nascondere che l’incarico al progettista è stato affidato dal Sindaco Stabile con determina n.17 dell’11dicembre 2019. In più, come si può facilmente intuire dalle loro dichiarazioni, sono pronti a dare altri incarichi, sottosoglia, allo stesso tecnico per definire i parcheggi e altro. Gli piace lo “spezzatino”. Il delirio di onnipotenza li ha pervasi.

Quali sono le principali perplessità sull’attuale progetto del porto turistico di Bonagia?
Iovino da Sindaco e Stabile da Assessore, nell’anno 2008, sono coloro che si sono assunti la responsabilità di distruggere un progetto di finanza avviato dall’ex Sindaco Tranchida e proseguito dall’ex Sindaca Blunda. Sei ditte di livello nazionale erano interessate a realizzare il Porto. Quello di Cefalù è stato realizzato con un progetto di finanza. Il duo Iovino-Stabile ha fatto perdere finanziamenti pubblici per 8 milioni e cento mila euro e 16 anni di prezioso tempo scegliendo di giocare d’azzardo con un progetto carente e deficitario elaborato dal Genio Civile Opere Marittime. Hanno pensato di aggirare le norme che regolano le procedure di valutazione ambientale approvando in Giunta un progetto che indicava l’impatto con la posidonia per 144 metri quadrati in modo tale che veniva considerato minimale dal Comitato Tecnico Scientifico dell’ARTA. Un gioco d’azzardo per tentare di evitare la valutazione integrale VIA/VAS da parte del Ministero dell’Ambiente. In realtà l’Assessorato regionale all’Ambiente, imponendo al Comune di Valderice di fare le dovute verifiche con le ispezioni subacquee, accertò che si trattava di migliaia di metri quadrati. Dovrebbero essere più accorti e buoni per quello che hanno combinato. Nondimeno, noi il Porto lo volevamo e lo vogliamo realizzare e faremo di tutto per vincere la disperata corsa contro il tempo per non essere tagliati fuori dalla programmazione del Fondo di Sviluppo e Coesione dove sono previsti i 34 milioni di euro per il Porto di Bonagia. A tal proposito è bene chiarire che il Pd non ha bisogno di essere “autorizzato” dal Sindaco per fare la sua parte fino in fondo. Mi riferisco alle affermazioni di Stabile e di Iovino che, a caccia di guai, fanno finta di non sapere quanto è alta l’attenzione da parte di tantissimi altri Comuni sul F.S.C., visto che a suo tempo non è stata attivata nessuna procedura di evidenza pubblica, da parte del Governo della Regione, rispetto soprattutto allo stato dei progetti che potevano essere inclusi nella programmazione. E comunque: che fine ha fatto il “pacchetto” di studi e consulenze che la Giunta Iovino-Stabile ha liquidato, a suo tempo, per circa 200.000,00 euro poi restituiti al Ministero mettendo le mani in tasca ai valdericini? Serviranno per ottenere la valutazione ambientale integrata da parte del Ministero dell’Ambiente visto che il Dipartimento tecnico regionale ha dovuto aggiudicare un appalto, di importo pari a 265.000,00 euro, per servizi di ingegneria indispensabili per definire ed adeguare il progetto dotandolo, finalmente dopo 16 anni, degli studi di settore? Penso che i gufati questa volta risponderanno.
Il recente cambio di collocazione di parte della maggioranza è stato presentato come una scelta di coerenza. Lo ritenete un rafforzamento dell’amministrazione o un segnale di debolezza?
Si tratta di trasformismo e di puro opportunismo. In circa sette anni hanno cambiato più volte casacca rispetto al vento che spira. Iovino ha avuto l’ardire di nominare un Deputato regionale di Valderice, scomparso anni fa, per edulcorare il loro zompare da un partito ad un altro. Si arriva a citare una persona deceduta che non può dire la sua. Insomma, spregiudicatezza e cattivo gusto. Non conoscono la teoria del limite. Pensano solo a come candidarsi alle prossime elezioni regionali e locali. Il paese viene dopo. Basta farsi un giro per Valderice per verificare lo stato di degrado e di abbandono dell’intero territorio comunale.
La gestione associata dei servizi nell’Unione Elimo-Ericina procede. Secondo lei c’è reale collaborazione tra i Comuni?
Andrebbero potenziati servizi come lo Sportello unico per le attività produttive (SUAP) e sperimentate altre forme di intervento in grado di promuovere e concorrere allo sviluppo socioeconomico del territorio dell’Unione dei Comuni. In altre parole, individuare infrastrutture di interesse generale e concorrere per farli finanziare. Sperimentare il miglioramento dei servizi offerti rispetto alla rapidità, alla semplificazione burocratica degli interventi e ai costi dei medesimi. Per altri versi bisognerebbe considerare l’Unione come un Ente locale che programma per migliorare le condizioni di vita dei cittadini. Spero in un cambio di passo in termini di iniziative significative.