Safina (PD): “A Trapani fiducia a Tranchida, Andreana Patti proposta valida per Marsala”

Gaspare De Blasi

Safina (PD): “A Trapani fiducia a Tranchida, Andreana Patti proposta valida per Marsala”

Condividi su:

mercoledì 21 Maggio 2025 - 06:40

La città di Trapani vive un momento di contraddizione politica: importanti risultati amministrativi da un lato, e tensioni crescenti nella coalizione di governo dall’altro. Il Partito Democratico ha sostenuto il sindaco Tranchida sin dall’inizio, contribuendo in modo decisivo alla sua azione, ma oggi chiede chiarezza. Dario Safina, deputato regionale del PD, in questa intervista affronta la situazione politica locale, invoca una nuova fase basata sulla lealtà reciproca “che non è fedeltà cieca, ma rispetto” e rilancia la prospettiva di un PD protagonista alle future elezioni amministrative.

On. Safina, in vista del congresso di circolo del 25 maggio, qual è la posizione del Partito Democratico sul sostegno all’amministrazione Tranchida e sul clima politico attuale all’interno della maggioranza?

Il PD confermerà piena fiducia al sindaco Tranchida e al lavoro che i suoi esponenti stanno portando avanti, sia in giunta che nel tessuto amministrativo più ampio. I risultati sono evidenti: decine di cantieri aperti, rigenerazione urbana, manutenzioni riprese, politiche sociali rilanciate, studi strategici sull’assetto idrogeologico. Il nostro contributo è stato determinante, soprattutto nella gestione di deleghe chiave come i lavori pubblici. Tuttavia, non possiamo ignorare che in maggioranza il clima è cambiato. Invece di un confronto leale, in alcuni casi assistiamo a tentativi di isolamento e a un atteggiamento di competizione distruttiva tra alleati. Per questo, al congresso chiederò che si apra una riflessione politica seria all’interno della maggioranza, per ristabilire un rapporto basato sulla lealtà reciproca, che non è fedeltà cieca ma rispetto e collaborazione. Ci auguriamo che il clima possa volgere nuovamente al sereno, per continuare un percorso virtuoso, ma certamente non avremo i prosciutti sugli occhi. Senza questo patto di lealtà, il PD dovrà valutare anche nuovi scenari.

Lei parla in sostanza di rilancio dell’amministrazione. Cosa intende concretamente?

Intendo che, pur riconoscendo i risultati raggiunti — molti dei quali sono frutto di progetti nati nella prima consiliatura e oggi in fase di realizzazione —, è evidente una certa stanchezza. Penso ai lavori sul litorale, alla rigenerazione delle strade del centro, agli impianti sportivi, alle manutenzioni fognarie riprese, alle politiche sociali e ai nuovi studi per il riassetto idrogeologico della città: tutto questo rappresenta un cambio di passo concreto. Ma proprio per questo, credo sia giusto chiedersi se non sia arrivato il momento di un rilancio anche interno, magari attraverso una rivisitazione della squadra di governo. Ovviamente questa valutazione spetta al sindaco, ma le indicazioni della maggioranza — e dunque anche del PD — dovranno essere ascoltate. Il nostro obiettivo è proseguire questo percorso, ma con un partito rafforzato, che oggi è impegnato in un congresso importante e che punta a tornare protagonista in Sicilia, correndo con il proprio simbolo e scegliendo, se necessario, strade diverse ma sempre coerenti con i propri valori.

Parliamo del Libero Consorzio comunale di Trapani. Salvatore Quinci è stato eletto presidente con una lista unica sostenuta anche dal centrosinistra. Com’è nata questa scelta?

Quinci è un candidato civico, non espressione del centrosinistra. L’accordo politico-civico è nato per evitare che il centrodestra, nonostante le sue divisioni, avesse campo libero. Il PD ha avuto un ruolo da protagonista, presentando tre candidati. Il più votato in assoluto è stato Ernesto Raccagna, giovane consigliere di Partanna con un forte impegno ambientalista. Sono certo che garantirà qualità nell’amministrazione provinciale.

Sulla riforma Delrio si torna a parlare di elezione diretta per le province. Qual è la posizione del PD?

All’Ars siamo stati i primi a presentare un disegno di legge per il ritorno all’elezione diretta. Ma senza l’abrogazione della riforma Delrio a livello nazionale, non si può andare oltre. Serve un intervento del Parlamento. Se il governo Meloni deciderà di modificare la normativa, il PD e il centrosinistra saranno pronti a sostenere il ritorno al voto diretto.

Pare che a breve Andreana Patti scioglierà le sue riserve e ufficializzerà la sua candidaturaa sindaco di Marsala.

Andreana Patti è una figura valida, e mi auguro possa essere la candidata di un’ampia coalizione civico-politica. Marsala ha bisogno di un’alternativa credibile all’attuale amministrazione. Serve un progetto serio, costruito con trasparenza, non imposto dall’alto. L’importante è costruire un fronte ampio e credibile, partendo dai contenuti. Tutti i componenti della coalizione dovranno poter avanzare le proprie proposte e candidature, in un clima di confronto costruttivo. La scelta finale dovrà ricadere su chi sarà ritenuto il candidato più forte, in grado di rappresentare al meglio l’intero schieramento.

Il PD regionale però è attraversato da divisioni. Come vede la situazione interna?

Il problema è che il PD ha parlato troppo di sé stesso e poco dei problemi veri della Sicilia. Alcuni, nella minoranza interna, non hanno accettato l’esito democratico che ha portato alla segreteria Barbagallo. Serve smettere con gli equilibrismi e tornare alla politica fatta di idee e soluzioni. Il Congresso deve servire proprio a questo.

E sul Congresso provinciale del PD a Trapani? Novità in vista?

Avremo una nuova segretaria: Valeria Battaglia, vice sindaca di Partanna e consigliera comunale. È la prima donna e la prima figura nativamente democratica a guidare il partito provinciale, senza radici nei DS o nella Margherita. È un segnale di rinnovamento importante, frutto di un percorso condiviso dentro l’area Schlein, ma aperto anche alle altre anime del partito.

Condividi su:

Un commento

  1. Si ricordi Safina che lei è quello dei dossi in Fardella,della rigenerazione del glorioso campo Aula adesso trasformato in un skatepark dall’amministrazione che lei sostiene ed infine che sta appoggiando l’ULTIMO sindaco d’Italia in ordine di preferenza.
    I cittadini vogliono una grande Trapani.

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commenta