Giorno di Conclave, la prima fumata alle 19. Ipotesi elezione flash del Papa ma nulla è scontato

redazione

Giorno di Conclave, la prima fumata alle 19. Ipotesi elezione flash del Papa ma nulla è scontato

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mercoledì 07 Maggio 2025 - 10:14

Giorno di conclave oggi per eleggere il 267° Papa della storia della Chiesa cattolica, dopo la morte di Papa Francesco. Bisognerà attendere stasera alle 19 per la prima fumata presumibilmente nera visto che i cardinali si riuniranno intorno alle 16. I 133 porporati elettori arrivati a Roma nella Cappella Sistina da giorni già cercano un nome in comune per eleggere prima possibile, pare, il nuovo Pontefice. La politica non resta a guardare. Mentre il ministro degli esteri Antonio Tajani dice che “…serve un Papa tranquillizzante, rassicurante che porti la Chiesa ad essere unita e ad affrontare le difficoltà di questo periodo e che sia continuatore di un messaggio di pace” e che “… è importante che la Chiesa svolga un ruolo per la pace e la soluzione di tanti conflitti”, gli altri leader politici del mondo non stanno di certo a guardare. Da Trump vestito da Papa sui canali social della Casa Bianca, a Macron che pare abbia fornito indicazioni di voto ai cardinali francesi, con Ungheria ovvero Orban ed altri paesi dietro l’angolo a sbirciare, è tutto pronto per le votazioni e saranno i cardinali chiusi ed isolato quasi dal mondo ad eleggere il nuovo Papa.

C’è chi come il cardinale Francesco Montenegro e il cardinale Chavez, arcivescovo emerito di Agrigento e amministratore apostolico di Piana degli Albanesi, spera in una “… continuità con Papa Bergoglio. Guai tornare indietro dalle riforme avviate. E il prossimo pontefice non sposti i poveri dal centro del magistero. Non li metta in un angolo“. I cardinali per essere elettori non devono aver compiuto 80 anni di età prima della morte di Bergoglio. Circolano già alla morte di Bergoglio alcuni nomi dei possibili “papabili” per succedere a Francesco al Soglio pontificio: il segretario di Stato Pietro Parolin, figura ‘mediatrice’, l’arcivescovo di Bologna Matteo M. Zuppi, che piace molto al versante di centrosinistra, il patriarca di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa, asse interessante per il fronte cattolico in terra ebraica, l’ungherese Péter Erdő più conservatore, il francese Jean-Marc Aveline, Willem J. Eijk dai Paesi Bassi, il filippino Luis Tagle per rappresentare la Chiesa asiatica o il congolese Fridolin Ambongo Besungu che in questo caso sarebbe il primo papa africano. Tra i nomi anche Joseph Tobin, arcivescovo 72enne di Newark, New Jersey che potrebbe piacere a Putin.

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