Un grave atto vandalico ha colpito la chiesa della Pia Opera Pastore di Alcamo, nel cuore della città. Durante la notte tra sabato e domenica, ignoti sono riusciti a introdursi all’interno dell’edificio sacro attraverso una porta laterale dell’istituto situato lungo via omonima. Si tratta del sesto episodio di questo genere in pochi mesi, ma stavolta i danni sono stati particolarmente gravi: due preziose tele del 1890, opere del pittore palermitano Giuseppe Di Giovanni raffiguranti San Francesco di Sales e San Vincenzo De Paoli, sono state brutalmente tagliate, gettate a terra e imbrattate con vernice azzurra. Le opere si trovavano ai lati dell’altare, mentre la grande tela dell’Immacolata, realizzata nel 1866 dal messinese Natale Carta e posta sull’altare centrale, pur restando al suo posto, è stata danneggiata anch’essa dalla vernice.

I vandali hanno messo tutto a soqquadro: banchi divelti, cassetti e armadi della sagrestia aperti, paramenti sacri strappati e gettati a terra. Alcune stazioni in marmo della Via Crucis sono state spezzate e diversi quadri scaraventati. Un piccolo crocifisso è stato rimosso e lasciato su un tavolino all’ingresso della cappella, quasi a voler dileggiare il luogo sacro. Un gesto folle e ingiustificabile, frutto forse di giovani sotto l’effetto di alcol o droghe, che da mesi continuano a colpire impunemente questo luogo simbolico della città. Nonostante la serie di incursioni, l’area non è ancora videosorvegliata e l’ente gestore, le Opere Pie Riunite Padre e San Pietro, in difficoltà economiche come molte IPAB, non è riuscito finora a installare un sistema di sorveglianza attorno al palazzo storico, completato nel 1874. Sul posto, nella mattinata di domenica, sono intervenuti agenti della polizia e i carabinieri per effettuare i rilievi. In città cresce l’indignazione per l’ennesimo atto sacrilego avvenuto nel silenzio e nell’assenza di controllo.