Una lunga scia di rifiuti, molti pericolosi e tossici, lungo i canali d’acqua di contrada Giunchi, nel versante nord di Marsala. Galleggiano lì, tra le acque stagnanti delle cosiddette ‘sachie’, il cui flusso a mala pena entra ed esce dalla vicina Riserva dello Stagnone. Sacchi abbandonati di spazzatura, tra un terreno privato e le sachie, con prodotti per la casa, plastica, bottiglie che stazionano lì per chilometri e chilometri. Se ci fosse una stagione delle piogge costante, come accaduto negli anni passati, i canali strariperebbero e lì la strada diventerebbe invisibile. Innanzitutto perchè in quel punto la carreggiata è stretta e per di più sta cedendo. Ai temi dell’Amministrazione Di Girolamo c’era un progetto per mettere in sicurezza l’area ma poi in Consiglio comunale le somme furono dimezzate e venne rifatta solo l’altra parte della strada, quella che di problemi non ne aveva o che ne aveva meno (solo l’acqua che non defluiva). Adesso la nuova via – parallela a quella delle sachie pericolante e dove molti mezzi ci finiscono dentro – sembra una superstrada e non ce n’era minimamente bisogno. L’ennesimo progetto, insomma, inutile. Adesso gli abitanti della zona segnalano con un sonoro “vergogna” questo scempio: “Si tratta di rifiuti tossici che finiscono nelle falde acquifere compromettendo la nostra salute. Qualcuno faccia qualcosa. Ci appelliamo all’Amministrazione comunale e all’azienda che si occupa della bonifica. Se ci sono responsabilità che vengano fuori”.





