Marsala, le multe elevate dagli autovelox e i debiti fuori bilancio

Gaspare De Blasi

Marsala, le multe elevate dagli autovelox e i debiti fuori bilancio

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venerdì 18 Aprile 2025 - 05:55

Il comune sta ritirando in autotutela i provvedimenti. Ma il pregresso va pagato.

Continuano ad arrivare a sentenza giudiziaria gli appelli dei singoli automobilisti che si sono visti recapitare nei mesi scorsi multe relative al transito delle loro vetture nella contrada Terrenove, nel tratto di strada che collega le città di Marsala e Mazara.

Le sentenze del giudice di pace di Marsala

Le sentenze del Giudice di Pace sono state trasmesse al comune e sono arrivate al consiglio comunale che sta provvedendo alla loro liquidazione sotto forma di debiti fuori bilancio. Infatti ormai non c’è seduta del Massimo Consesso Civico che nel suo ordine del giorno non contenga l’approvazione di debiti fuori bilancio elevate per tali infrazioni ma poi cassate dall’autorità giudiziaria. Sono ormai centinaia i provvedimenti visto che le argomentazioni a cui si sono rivolti al giudice i cittadini, hanno convinto l’autorità giudiziaria. Si tratta comunque di attendere perché tante altre stanno giungendo a sentenza, malgrado dopo mesi di ritardo da parte del comune ci si è convinti che era meglio ritirare in autotutela le multe, piuttosto che affrontare l’iter giudiziario che avrebbe portato alla “sconfitta” certa e quindi ad un aumento di esborsi, sotto forma di liquidazioni di spese processuali, parcelle degli avvocati ricorrenti ecc.

Le motivazioni che condannano il comune

Due sono i principali argomenti “contro” l’elevazione delle multe: la non omologazione degli autovelox e il ritardo o la mancata notifica delle contravvenzioni (su quest’ultimo argomento dal comando dei vigili urbani già da tempo hanno fatto sapere che ciò non avviene per mancanza di personale). Abbiamo nei giorni scorsi cercato di seguire personalmente qualche procedimento. Ecco il risultato.

Dinnanzi al Giudice di Pace di Marsala Alberigo Pellecchia si è rivolto il signor G.A. contro la Polizia Municipale del comune lilibetano. Il ricorrente tramite il suo legale di fiducia, Nicola Sammaritano, ha dimostrato che l’autovelox che lo ha sanzionato, come previsto dalla Corte di Cassazione deve essere munito di specifiche certificazioni di omologazione. Sulla punta di diritto il legale ha dimostrato che l’omologazione dello strumento tecnico volto a elevare contravvenzioni per eccesso di velocità, non aveva i necessari requisiti previsti dalle norme. Lo stesso avvocato, dopo avere assistito altri clienti ricorrenti per lo stesso motivo ci ha fatto constatare che nella sola udienza giornaliera altri suoi 16 ricorsi erano stati accolti dal giudice di Pace Caterina Tumbiolo in quanto il comune aveva provveduto al ritiro in autotutela degli atti.

Come abbiamo constatato il giudice ha anche condannato alle spese sostenute dalle parti, che molto probabilmente saranno liquidate come debiti fuori bilancio.

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