Da Mazara al tetto d’Italia (e non solo): quando il karate è una questione di famiglia a casa Margiotta

Luca Di Noto

Da Mazara al tetto d’Italia (e non solo): quando il karate è una questione di famiglia a casa Margiotta

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venerdì 28 Marzo 2025 - 07:00

Nel mondo del karate, talento e dedizione spesso si tramandano di generazione in generazione. Ma quando a condividere il tatami sono due fratelli, la competizione si trasforma in una sfida tutta in famiglia. È il caso di Ignazio e Vito Margiotta, due nomi ormai sinonimo di eccellenza nel karate italiano. Entrambi atleti, tecnici e dirigenti della ASD Bushido Karate, continuano a portare in alto il nome della società e della città di Mazara. Il primo ha appena conquistato il titolo di Campione italiano FIK (Federazione Italiana Karate) a Udine, l’altro è pronto a difendere i colori della Nazionale ai prossimi Campionati Europei, in programma per ottobre in Polonia. “Aver vinto il campionato italiano – ci spiega Ignazio – è stata un’emozione indescrivibile, soprattutto aver disputato la finale con mio fratello. Dopo tanti sacrifici siamo riusciti a raggiungere uno degli obiettivi prefissati a inizio stagione”. Il pensiero però va subito al fratello e al suo prossimo traguardo:Adesso ci dedicheremo a Vito per far sì che possa arrivare all’Europeo che si terrà a ottobre in Polonia e dove lui rappresenterà la FIK”. Per i fratelli Margiotta, il karate non è solo uno sport, ma una vera e propria questione di famiglia. Cresciuti tra i tatami, hanno affinato il loro stile in una continua sfida reciproca, spronandosi a vicenda a migliorare: “Tra di noi non c’è mai stata una vera e propria competizione, ma abbiamo sempre approfittato l’uno dell’altro per stimolarci a migliorare e superare i nostri limiti. Fin da piccoli – conclude Ignazio – è stato questo a spingerci ad andare sempre avanti, raggiungere obiettivi sempre più difficili e superare qualsiasi ostacolo”. “Ignazio per me – ci spiega Vito – è l’artefice della mia pratica. È il fratello maggiore e mi ha spinto a scegliere questa disciplina. Lui ha iniziato all’età di otto anni e dopo cinque anni ho seguito la sua stessa strada per cercare di emularlo”.

E non è la prima volta che i due si affrontano in palcoscenici così importanti, portando sul tetto d’Italia anche il nome della città di Mazara: “Vivere la finale di un Campionato italiano e affrontarla insieme a tuo fratello è sempre motivo di grande orgoglio e soddisfazione. Non è la prima volta che succede in una competizione, è già avvenuto in passato e l’abbiamo sempre affrontata con lo spirito di una sana rivalità. Abbiamo sempre affrontato le competizioni non vedendoci come singoli atleti ma come un tutt’uno che va a confrontarsi con altri atleti di altre società e questo ci ha permesso di raggiungere grandi risultati”. Nonostante il secondo posto al Campionato Italiano, Vito ha raggiunto il proprio obiettivo finale, ovvero la convocazione in Nazionale per i prossimi Europei, dopo le tre tappe di qualificazione: “Non sono state semplici anche per un problema fisico che mi porto dietro da settembre e con il quale ho dovuto affrontare gli scorsi Mondiali in Argentina. Adesso potrò permettermi un po’ di sosta per recuperare”. Vito Margiotta è ormai un veterano della Nazionale italiana, ottenendo la qualificazione in azzurro per il quarto anno di fila. Nella categoria Seniors è vicecampione europeo in carica e ha alle spalle quattro partecipazioni mondiali con un titolo a squadre nel 2014 e due titoli individuali nel 2017 e nel 2022. “L’obiettivo è raggiungere il massimo risultato ai prossimi Europei, sapendo bene che non sarà affatto semplice. Bisognerà prepararsi molto bene e dare il massimo durante la preparazione e la competizione. Ci sono ancora dei mesi prima dell’evento – conclude Vito Margiotta – e cercherò di arrivare preparato anche stavolta”. Mentre Ignazio festeggia il suo successo e Vito si prepara per il grande appuntamento europeo, una cosa è certa: il karate italiano può contare su due atleti straordinari, uniti dallo stesso sangue e dalla stessa passione. Con una storia ancora tutta da scrivere.

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