Una tragedia si è consumata nella serata di venerdì a Petrosino dove una donna di 62 anni, Erina Licari, ha perso la vita a causa delle gravi ferite riportate dopo essere stata aggredita dal proprio cane. L’incidente si è verificato nel giardino della sua abitazione, dove la vittima si era recata per portare il cibo all’animale. È proprio in quel momento che il cane, improvvisamente, l’ha aggredita mordendola alla testa. Nonostante i tempestivi interventi dei soccorritori, per la donna non c’è stato nulla da fare: i medici hanno potuto solo constatarne il decesso. Il figlio della vittima, che si trovava in casa, ha sentito le urla della madre ed è accorso immediatamente, ma quando è arrivato nel giardino la donna era già in condizioni gravissime. L’animale è stato posto sotto sequestro, e sarà sottoposto ad analisi per verificare se le tracce di sangue trovate sul suo muso appartengano alla padrona. La Procura di Marsala, diretta da Fernando Asaro, ha disposto l’autopsia sul corpo di Erina Licari, aprendo un fascicolo di atti non costituenti reato. In un primo momento, si era ipotizzato che altri animali potessero essere coinvolti nell’aggressione, ma tale ipotesi è stata successivamente esclusa.
Secondo il nipote della vittima, la famiglia non crede che il cane di casa sia stato l’autore dell’aggressione mortale: “Da tempo ci sono molti cani randagi nella zona, attratti dai rifiuti, ma non era mai successo nulla di così grave. In passato ci sono stati altri episodi di aggressione, ma nulla del genere. Forse mia zia si è trovata nel posto sbagliato nel momento sbagliato”. Ma al momento l’ipotesi più accreditata e la più terribile. Il Comune di Petrosino, con un messaggio sulla sua pagina Facebook, ha espresso dolore e cordoglio per la drammatica scomparsa della propria concittadina.
Questa vicenda tragica ci ricorda quanto sia importante prestare attenzione ai comportamenti degli animali che ci circondano. Le cronache riportano infatti notizie di aggressioni da parte di cani che mordono i loro proprietari. Sebbene i motivi di tali comportamenti possano variare, è fondamentale agire tempestivamente alle prime avvisaglie di pericolo. È sempre consigliabile rivolgersi a un veterinario o a un’associazione animalista, dove esperti e attivisti qualificati possono fornire supporto nel riconoscere i segnali di disagio dell’animale e nel prevenire situazioni pericolose. Le cause dell’aggressività nei cani sono molteplici e spesso sono legate a disagi fisici o psicologici. Quando un cane mostra segni di aggressività, la prima cosa da fare è rivolgersi a un veterinario per escludere eventuali problemi di salute, come dolore o malattia. Se non vengono riscontrate cause mediche, il passo successivo è consultare un comportamentista professionista, che, grazie alla sua esperienza, sarà in grado di analizzare la situazione e comprendere i fattori scatenanti del comportamento aggressivo.
La paura è una delle cause principali dell’aggressività nei cani. Spesso, l’animale reagisce in modo aggressivo come difesa contro qualcosa che lo spaventa o lo mette a disagio. Questo comportamento può essere il risultato di una scarsa socializzazione durante l’infanzia, di esperienze traumatiche passate, o della paura che le proprie risorse (come cibo o spazio) vengano sottratte. È fondamentale, quindi, non punire il cane se manifesta aggressività, ma comprendere le sue paure e agire in modo adeguato. L’aggressività nei cani non va mai ignorata, e quando si presentano segni di preoccupazione, è essenziale cercare il parere di esperti che possano guidare i proprietari verso la soluzione migliore per evitare situazioni potenzialmente pericolose, come quella che ha tragicamente colpito la famiglia Licari.