“ANORA” è un film che narra la falsità del “sogno americano”

Camilla Marino

“ANORA” è un film che narra la falsità del “sogno americano”

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sabato 22 Marzo 2025 - 18:04

“Anora”, disponibile su Prime, è una fiaba moderna che, con uno stile tra il drammatico e il comico, ci vuole narrare la falsità del “sogno americano”, puntando il dito contro l’ipocrisia che risiede in tutti i discorsi di uguaglianza e accettazione tanto elargiti dalla società.
Argomentazioni nobili e giuste, ma utopistiche in un mondo che, ancora, non va oltre certe soglie di moralità e pregiudizi, soprattutto laddove il sesso è un lavoro. Il film porta alla luce la categoria dei se*x worker evidenziando la loro difficoltà a essere approvati dalla comunità poiché tali.

Sean Baker ci mostra quanto le etichette e gli stereotipi che tanto critichiamo, rimangano sempre una sorta di verità inossidabile e indiscutibile, facendoci piombare in una perenne discriminazione gli uni verso gli altri.

Il film, nonostante la buona sceneggiatura, non brilla certamente per originalità, visto il più che lampante richiamo al cult “Pretty Woman” del 1990, quest’ultimo veramente rivoluzionario a suo tempo.

Le aspre critiche verso “Anora”, considerata la corsa agli Oscar contro il più acclamato “The Substance”, non sono mancate, aggiungendo inoltre la soffiata da sotto al naso delle statuette più importanti.
Il paragone tra le due pellicole diventa dunque inevitabile e oggetto di largo dibattito tra gli appassionati, malgrado siano due generi cinematografici completamente agli antipodi.

Un applauso, invece, alla protagonista Mikey Madison che si è conquistata egregiamente il premio, immergendosi totalmente nel personaggio, studiando, tra l’altro, la lingua russa e non sfruttando alcuna controfigura nelle scene di nudo, pestaggio e combattimento.

Un film che fa discutere per i tanti riconoscimenti, ma che vale sicuramente la pena guardare.

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