La Democrazia Cristiana si rafforza in provincia di Trapani, conquistando sempre più consensi e consolidando la sua presenza nei comuni. Dietro questo successo c’è una strategia chiara: radicamento nel territorio, ascolto dei cittadini e un’azione politica concreta. A guidare questa rinascita è Giacomo Scala, segretario provinciale del partito, che in questa intervista svela le mosse per il futuro, il ruolo chiave di giovani e donne e le alleanze in vista delle prossime elezioni.
Qual è stata la strategia principale che ha permesso alla Democrazia Cristiana di raggiungere così tanti consiglieri in provincia di Trapani?
“La nostra strategia si è basata su una presenza costante e radicata nelle comunità locali. Abbiamo investito in relazioni personali e in reti di sostegno tra i cittadini, ponendo al centro dell’azione politica le reali esigenze della popolazione. La promozione di iniziative in ambito sociale, educativo e culturale ha giocato un ruolo chiave nel coinvolgimento delle persone. C’era un forte bisogno di una politica attiva e vicina al territorio, e molti hanno scelto di avvicinarsi alla DC, riconoscendo nei suoi valori – solidarietà, giustizia sociale e principi cristiani – una risposta concreta all’immobilismo politico locale”.
Quali sono i prossimi obiettivi per consolidare la presenza del partito nei comuni della provincia?
“Il nostro obiettivo principale è rafforzare il dialogo con i cittadini, ascoltandone esigenze e preoccupazioni per affrontare e risolvere le problematiche locali. Continueremo a lavorare su proposte politiche specifiche per ogni comune, tenendo conto delle peculiarità di ciascun territorio. Vogliamo promuovere iniziative culturali e sociali che ci permettano di creare un legame più profondo con la comunità. Il nostro impegno è costante, e le recenti adesioni confermano che la strada intrapresa è quella giusta. Serve umiltà, lavoro e presenza quotidiana tra la gente”.
Che ruolo avranno giovani e donne nel rilancio della DC, come lei stesso ha evidenziato?
“La Democrazia Cristiana, come dice sempre il nostro leader Totò Cuffaro, è giovane e donna. Crediamo fermamente che il coinvolgimento attivo di questi due gruppi sia essenziale per modernizzare il partito e renderlo più vicino alle aspettative degli elettori. I giovani possono portare innovazione e nuove idee, affrontando temi cruciali come il cambiamento climatico, la digitalizzazione e le disuguaglianze sociali. Le donne, con la loro crescente presenza, possono contribuire a rendere il partito più inclusivo e sensibile alle problematiche di genere. Lavoriamo affinché la DC sia un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono un futuro migliore”.
Come valuta il rapporto tra la Democrazia Cristiana e le altre forze politiche del territorio anche in vista delle prossime elezioni di secondo livello per le ex province?
“I rapporti con le altre forze politiche sono buoni. Il tema delle elezioni di secondo livello per le ex province ha intensificato le interlocuzioni, e ci poniamo come una forza responsabile, determinata a preservare l’unità della coalizione, un valore riconosciuto dagli elettori. La DC rispetta gli alleati e si aspetta lo stesso trattamento, senza arroganza ma con fermezza. La scelta finale dipenderà anche dal tavolo regionale, e speriamo che si possa trovare un equilibrio unitario nei sei consorzi in cui si voterà”.
Ci sono piani specifici per rafforzare ulteriormente la presenza della DC in comuni dove attualmente non è rappresentata?
“Lavoreremo sempre più sul territorio, coinvolgendo direttamente la popolazione. La politica deve essere costruita insieme ai cittadini, e per questo puntiamo a una strategia che attragga e coinvolga nuove energie, in particolare giovani e donne. Tra i temi centrali della nostra agenda politica ci sono il lavoro, la parità salariale, la lotta alla violenza di genere, le politiche familiari, la transizione ecologica, il turismo e l’intelligenza artificiale. Vogliamo che la DC sia un partito attento alle esigenze della società moderna e capace di rispondere concretamente ai bisogni del territorio”.
Qual è attualmente la situazione a Mazara del Vallo dopo lo scioglimento del gruppo in Consiglio comunale?
“Stiamo lavorando per riallineare il percorso e i segnali che riceviamo sono positivi, anche in vista delle elezioni di secondo livello. Vedremo se ci sarà la possibilità di ricostruire il gruppo in Consiglio comunale, ma ciò che conta davvero è il consenso popolare. Alle scorse elezioni amministrative, la DC è stato il primo partito a Mazara con il 14% dei voti, un risultato importante che testimonia la fiducia dei cittadini nel nostro progetto. Continueremo a lavorare con determinazione, consapevoli che la nostra crescita non si è fermata dopo il voto, ma anzi ha continuato a consolidarsi con nuove adesioni”.