Referendum per lavoro e sicurezza: Cgil di Trapani dà il via alla mobilitazione

Carmela Barbara

Referendum per lavoro e sicurezza: Cgil di Trapani dà il via alla mobilitazione

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mercoledì 12 Marzo 2025 - 07:00

La campagna referendaria della Cgil è ufficialmente iniziata anche a Trapani. L’Assemblea generale aperta, che si è svolta nei giorni scorsi nella sala conferenze del Crystal Hotel, ha riunito delegati sindacali, lavoratrici e lavoratori, pensionati e rappresentanti delle categorie che compongono il sindacato. Un momento di confronto e dibattito per dare il via alla raccolta di consensi in vista del referendum “Votiamo Sì per cambiare l’Italia. Il voto è la nostra rivolta”, che si terrà tra meno di tre mesi. A inaugurare l’incontro è stata la segretaria generale della Cgil di Trapani, Liria Canzoneri, che ha messo subito in chiaro l’obiettivo della mobilitazione: “Questa sera apriamo la campagna referendaria in provincia di Trapani, con un’assemblea aperta non solo ai lavoratori e ai delegati, ma anche ai movimenti, ai partiti, alle associazioni. Insieme, abbiamo costituito comitati referendari in tutto il territorio per informare e sensibilizzare i cittadini sui contenuti di questo referendum”.

Cinque sono i quesiti su cui gli italiani saranno chiamati a esprimersi, tutti legati a temi cruciali come il lavoro, la sicurezza, la cittadinanza e la dignità. Il primo riguarda la tutela dai licenziamenti illegittimi, una battaglia che la Cgil porta avanti da anni. “Oggi – ha spiegato la Canzoneri – chi è stato assunto dopo il 7 marzo 2015 rischia di non essere reintegrato nemmeno se un giudice riconosce l’illegittimità del licenziamento. Questo è inaccettabile e va cambiato”. Un altro tema fondamentale è quello della precarietà lavorativa, particolarmente diffusa in Sicilia e, in modo specifico, nel territorio trapanese. “Oggi i contratti a termine possono essere prorogati ogni 12 mesi, creando una condizione di continua incertezza per tantissimi lavoratori e lavoratrici. Il nostro obiettivo è porre un freno a questa instabilità”. Ma la sicurezza sul lavoro è forse la questione più drammatica. Troppi incidenti, troppi morti. “Chiediamo un cambiamento del codice degli appalti – ha detto Canzoneri – perché oggi le aziende appaltatrici non hanno responsabilità diretta in caso di infortuni. Non possiamo più tollerare che si muoia di lavoro”.

Infine, il referendum punta anche a migliorare il sistema di accesso alla cittadinanza italiana, un aspetto che tocca migliaia di persone che vivono e lavorano regolarmente nel nostro paese. “L’Italia è uno dei paesi europei con i tempi più lunghi per ottenere la cittadinanza. Eppure, parliamo di persone che contribuiscono alla nostra economia e al nostro tessuto sociale. Non possiamo più ignorarle”. L’assemblea si è chiusa con l’intervento di Francesco Lucchesi, della segreteria regionale della Cgil Sicilia, che ha ribadito la necessità di una partecipazione attiva alla campagna referendaria. “Questo voto non è solo un sì a delle riforme – ha detto – ma un sì alla dignità del lavoro, alla sicurezza, alla giustizia sociale”. Nelle prossime settimane, la Cgil di Trapani continuerà la mobilitazione con incontri e iniziative in tutto il territorio per portare avanti le ragioni del referendum. L’obiettivo è chiaro: informare, sensibilizzare e spingere i cittadini a votare per un’Italia più giusta e più sicura.

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