Mazara, ex Mercato agroalimentare in stato di abbandono: sit-in dei Futuristi di Cristaldi

Luca Di Noto

Mazara, ex Mercato agroalimentare in stato di abbandono: sit-in dei Futuristi di Cristaldi

Condividi su:

mercoledì 12 Marzo 2025 - 06:45

Una cattedrale nel deserto o, come è stato definito senza mezzi termini dall’ex sindaco di Mazara, Nicola Cristaldi, leader dei Futuristi, un monumento alla vergogna. Stiamo parlando dell’ex Mercato agroalimentare. Come denunciato dallo stesso Cristaldi, l’opera versa in stato di abbandono e così, domenica scorsa, con un gruppo di “coraggiosi”, come li ha lui stesso definiti, ha organizzato un sit-in al porto nuovo di Mazara del Vallo. “Denunciamo lo stato di abbandono – ci ha spiegato l’ex sindaco – di un manufatto che è costato svariati milioni di euro, pensato come mercato ittico e che noi eravamo riusciti a far cambiare come destinazione d’uso in mercato agroalimentare per fornire delle strutture agli operatori della pesca ma anche dell’agricoltura. Un gioiello a cinque stelle, avevamo anche allacciato con il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) una sorta di protocollo che avrebbe consentito loro di aprire un laboratorio scientifico di livello internazionale”.

Cristaldi ha precisato che i punti oscuri non riguardano soltanto lo stato di abbandono, ma anche l’incendio che nel luglio 2021 danneggiò la struttura e per i quali l’amministrazione ha accettato un rimborso di 700mila euro. Cifra che, secondo i Futuristi, sarebbe di gran lunga inferiore ai reali danni. “Una struttura distrutta, l’amministrazione l’ha trasformata in parcheggio, mettendoci un trenino che però è andato a fuoco e ha provocato oltre 2,5 milioni di euro di danni. Ancora più clamorosa è stata la decisione di accettare l’offerta della compagnia assicurativa di soli 700mila euro che non servono assolutamente a nulla per restaurare la struttura. Soldi che non sono stati spesi su questo manufatto, anzi non si sa dove siano andati a finire”. E così la decisione di Cristaldi di portare una pattuglia di Futuristi proprio sul luogo per un sit-in: “Volevamo farlo all’interno – ci spiega – , ma a seguito della nostra denuncia l’amministrazione ha pensato bene di mettere un catenaccio per non farci entrare. Un’azione mortificante, misera, non è la risposta che merita la nostra denuncia”. E non mancano diverse stoccate: “La gente è rassegnata, assuefatta, ma anche complice. Questa amministrazione – prosegue Cristaldi – è il frutto di una bocciatura del nostro progetto da parte dell’80% della cittadinanza. Siamo qui per dire alla gente che ha sbagliato e che bisogna fare qualcosa per rimettere in piedi la nostra voglia di essere una piccola capitale nel Mediterraneo. Non molleremo fin quando non sapremo cosa aveva quantificato l’Ufficio Tecnico come danni dopo l’incendio e fin quando non sapremo perché non è stato portato avanti il protocollo con il CNR. E vogliamo sapere se questa struttura deve deperirsi piano piano, lesionarsi anche nelle cose più modeste, come il cancello pieno di ruggine”.

Il rischio è che la struttura possa essere utilizzata da immigrati o, peggio ancora, da gente che va lì per drogarsi, ma Cristaldi rincara ancora la dose: Qui non c’è soltanto il manufatto che cade, facendo cento metri si vede che hanno messo lì anche la chiatta, altra bellissima iniziativa che avevamo realizzato ed è stata parcheggiata all’interno della struttura per arrugginirsi e rovinarsi. Oltre alle suppellettili della cosiddetta draga, una pagliacciata che non sappiamo dove sia stata nascosta. Noi non siamo d’accordo, rimproveriamo non solo la classe politica, ma anche i complici che hanno consentito che questa dirigesse la città”. A far rumore, però, è stata soprattutto l’assenza dei consiglieri d’opposizione, anche di quelli che fanno riferimento a Cristaldi.

E così abbiamo chiesto all’ex sindaco non solo sull’operato dell’amministrazione, ma anche sul lavoro fatto in questi mesi dall’opposizione: “Il decadimento della politica comporta alcune ripercussioni, anche quello della qualità dei nostri rappresentanti. Quando una società cade, la politica fa lo stesso. Non è vero che la politica provoca il decadimento della società. Alle scorse amministrative gente di cultura e di un certo livello è rimasta al palo. Poi ci sono dei soggetti, con tutto il rispetto, molto modesti dal punto di vista culturale, che hanno consentito il trionfo della mediocrità”. E infine non manca un’ulteriore stoccata ai cittadini andati alle urne lo scorso giugno: “Il mio rimprovero è legato soprattutto all’incapacità della gente di valutare il peso del proprio voto. Non è possibile votare perché una ditta che ha preso qualche appaltino ha costretto i propri 20 dipendenti a votare per questa amministrazione non nell’interesse generale ma per un tornaconto della piccola impresa. Un fatto disgustoso – conclude Cristaldi – perfino indecente”.

Condividi su:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commenta