La comunicazione del Comune di Marsala si rinnova. Dopo i pensionamenti, addii e rinnovi, il sindaco fa sapere: “In linea con il percorso avviato sin dall’insediamento di questa Amministrazione, è stato ricostituito l’assetto di inizio mandato dell’area della comunicazione istituzionale per continuare a garantire un’efficiente interazione con i cittadini, raccogliere spunti e presentare in maniera efficace le attività svolte e quelle in corso”. C’è difatti un incarico con termine 31.12.2025 assegnato a Carmen Munafò, professionista di comprovata esperienza nel settore, che metterà le proprie competenze al servizio della città. Identico ruolo e stesse responsabilità, precedentemente erano stati affidati alla società Bucaneve.
“Questa scelta non comporta alcuna ulteriore spesa rispetto alla struttura organizzativa di inizio mandato – aggiunge il sindaco – rappresentando un’evoluzione naturale del modello adottato e che in precedenza si avvaleva della collaborazione della società campana”. Da alcuni mesi l’Ufficio Stampa è retto da un solo giornalista responsabile, non potendo più contare sul capo ufficio Nino Guercio, il quale sta recuperando le ferie non godute ed è prossimo alla pensione. Una circostanza che ha reso ancora più necessaria la ricostituzione dell’assetto iniziale della comunicazione istituzionale, così da garantire continuità ed efficacia nell’informazione ai cittadini anche grazie alla dotazione strumentale e tecnologica portata in dote dalla dott.ssa Munafó. “Siamo certi, conclude il sindaco Grillo, che questo modello organizzativo contribuirà a mantenere quanto più chiara e accessibile la presentazione del lavoro svolto per la città, nell’ottica di una comunicazione diretta e partecipata”.
Il nuovo modello organizzativo dell’Ufficio stampa del Comune dovrebbe rendere più chiara e completa l’informazione alla cittadinanza. Penso che, piuttosto che migliore, diventerà più bugiarda. Se con un solo giornalista in pianta riesce quasi ogni giorno a portare avanti la favola della città che sta diventando più bella, mentre nessuno realmente nota questa nuova beltà, figuriamoci come sarà arricchita e propriamente abbellita la favola con la nuova entrata di specifiche professionalità.
Indipendentemente da quel che il sindaco comunica di aver fatto o promette di fare, il cittadino che a piedi e con la macchina gira un poco per la città e le sue periferie, si accorge di una pubblica amministrazione del tutto inefficiente. Partendo dalla periferia e avvicinandosi al centro storico per ultimo, si notano:
1. vie malandate in cui con frequenza si rischia di rompere le gomme o anche le ruote;
2. marciapiedi invasi dalle erbacce;
3. Escrementi di cani;
4. mucchi di rifiuti;
5. giardinetti abbandonati;
6. lungomare che frana lungo la pista ciclabile;
7. difficoltà di spostamento con le auto, ora che le piste ciclabili hanno sottratto posteggi;
8. Villa Damiani abbandonata;
9. Villa Genna inutilizzata.
Dalle comunicazioni istituzionali del Comune ho appreso:
1. che si dovrebbe costruire un altro tratto di pista ciclabile da Sappusi alla stazione ferroviaria, per agevolare i residenti di quella periferia se volessero partire con il treno. A proposito, non so se già è stata fatta l’altra opera del passaggio pedonale e ciclistico tra via Nino Bixio e via Fazio, sopra la stazione ferroviaria, sempre per favorire le esigenze dei ciclisti che volessero partire con il treno.
2. La Salinella dovrebbe essere risistemata, con una spesa di quasi un milione, dopo essere stata urbanizzata durante l’amministrazione Carini, poi abbandonata e adesso da far tornare bella, per essere poi di nuovo abbandonata per mancanza di manutenzione.
Le uniche opere che si vedono iniziate sono:
a. il rifacimento di piazza Mameli, che accoglierebbe bene i turisti in entrata dall’arco di Garibaldi, per poi trovarsi in un centro storico in cui alcune vie principali, come via Abele Damini o via XIX Luglio hanno un’orribile pavimentazione asfaltata;
b) il rifacimento degli spazi intorno al monumento ai Mille, per far notare di più la banalità di quel magazzino seminterrato;
c) il mutamento del fronte mare, dalle parti della Capitaneria di Porto, nell’assenza di concreti progetti di miglioramento del porto, opera molto più necessaria. Il Comune ha voluto comprare la frusta, prima di comprare il cavallo.
Tutto questo l’ho visto con i miei occhi, ma sicuramente mi è sfuggito altre cose, che potranno notare altri occhi.
E le promesse di miglioramento della città, lanciate continuamente dall’Ufficio stampa del Comune? Solo parole, solo chiacchiere. La città, per quello che dipende dal Comune non ha fatto alcun passo avanti a partire dall’amministrazione di Giulia Adamo. Il sindaco ci dirà, tramite l’Ufficio stampa ora rinnovato, che i frutti del suo incessante lavoro si vedranno in seguito e quindi bisognerebbe eleggerlo di nuovo per portare a mutamento definitivo la nuova favolosa città. A vedere quel che i cittadini scrivono sotto ogni comunicazione dell’Ufficio stampa, mi sembra difficile che il sindaco Grillo possa essere rieletto, ma non è detto. Noi marsalesi abbiamo nomea di essere “asineddri”.