Nello scorso numero abbiamo già parlato di come un incontro tra le parti abbia scongiurato lo sciopero degli operatori della raccolta rifiuti a Mazara per il ritardo nell’erogazione della mensilità di dicembre. Alla riunione in Prefettura di lunedì 27 gennaio hanno preso parte i lavoratori guidati da Giorgio Macaddino, responsabile provinciale Uil Trasporti, il viceprefetto aggiunto Luciano Zanta e l’amministrazione comunale di Mazara del Vallo. Proprio Macaddino ha sottolineato lo sforzo non indifferente dell’amministrazione.
“La questione – ci ha spiegato il sindaco Salvatore Quinci – si è ricomposta ancora una volta con uno sforzo dell’amministrazione comunale e dell’impresa, per garantire stipendi a un gruppo ben folto di operai che tengono pulita la nostra splendida città. Operai che lavorano in modo alacre, basti pensare al risultato stratosferico raggiunto nella raccolta differenziata: Mazara è la prima città in Sicilia. Non è giusto che loro ogni volta debbano patire le pene dell’inferno per essere pagati”. Il sindaco, dunque, fa un invito alla cittadinanza mazarese: “Se vogliamo mantenere una città pulita, che chi la tiene pulita ritrovi entusiasmo, tutti dobbiamo fare il nostro dovere e pagare la bolletta della Tari, in linea con le altre città. In Comuni come Marsala e Trapani, le percentuali dei cittadini che pagano il tributo Tari sono il doppio di quelle di Mazara. questo non è accettabile, né comprensibile. Diamo il giusto valore al lavoro di queste persone”.
E proprio a proposito di numeri e di tributi, Quinci spiega come il costo della gestione dei rifiuti sia di 11 milioni di euro. I pagamenti spontanei però sono solo per tre milioni: “Un costo stratosferico, dovuto alle tante inefficienze ormai sedimentate da parte della Regione Sicilia, che mai ha implementato lo sviluppo dei centri raccolta per la differenziata o degli impianti. In altre province dell’evoluto nord, una città come Mazara, che ha una percentuale così alta di differenziata, avrebbe costi più che dimezzati, perché con i rifiuti si genererebbe valore. Le casse del Comune sono vuote, è ora che i cittadini diano una mano. Finalmente abbiamo messo in campo la riscossione coattiva. Una parte consistente di cittadini sta cominciando ad adempiere alle richieste”. “Gli attori preposti a trovare le soluzioni hanno trovato dei punti d’incontro – aggiunge l’assessore all’Ambiente Giampaolo Caruso –. È stata trovata una formula per evitare uno stallo totale. L’enorme sforzo dell’amministrazione spero possa essere preludio per un cammino più che tranquillo. Lavoriamo anche per recuperare le somme che in questo momento mettono in difficoltà un po’ tutti, la riscossione dei tributi aiuterà”.
Mazara si dimostra dunque una città virtuosa per quel che riguarda la differenziata, ma meno virtuosa nel pagamento dei tributi: “Sicuramente è così – prosegue Caruso – ritengo che ci sia gente in difficoltà economiche però fa la raccolta differenziata contribuendo a quell’altissima percentuale. Dobbiamo lavorare affinché non si profili il rischio, forse neanche troppo lontano, che il costo per riempire un sacchetto della spazzatura possa diventare più alto del costo per riempire un sacchetto della spesa. Un impegno che prendo come assessore e che l’amministrazione prende per avere una città bella, pulita, un bel biglietto da visita”. Il rischio è che tra poche settimane si profili nuovamente una situazione di difficoltà per garantire agli operatori ecologici il pagamento della mensilità di gennaio: “C’è il rischio che questa situazione si possa ripresentare se non pareggiamo i conti con la percentuale di differenziata. Se l’economia legata alle bollette rientrerà in termini virtuosi, allora questo si potrà certamente evitare. I servizi vanno pagati, il nostro impegno non sta solo nel recuperare le somme, ma anche nel fatto che in futuro si possa organizzare un servizio più efficiente ed economico”.